Obbedisco 

DI ALFREDO FACCHINI

Alfredo Facchini

 

Obbedisco 

Veniamo a noi. Alle miserabili dinamiche della politichetta italiana. Di fronte al bombardamento statunitense contro l’Iran, il governo italiano ha scelto la via del silenzio complice, mascherato da prudenza istituzionale. Nessuna condanna. Nessuna parola chiara sulla violazione del diritto internazionale.

Un “cambio di scenario”

Così lo chiama Crosetto – mentre piovono bombe su impianti nucleari iraniani, senza mandato ONU, senza nemmeno il fastidio formale di una consultazione tra alleati. Crosetto teme solo una “risposta forte” da Teheran, come se il problema non fosse l’attacco, ma la reazione. Il diritto alla difesa vale solo per chi è nella NATO?

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L’inutile Tajani si affretta a definire i siti iraniani “un pericolo per l’intera area”, ma si guarda bene dal dire che quello messo in atto da Washington è un atto di guerra.
Se l’aggressore è nemico, allora è guerra illegittima. Se l’aggressore è l’alleato, allora è “prevenzione”, “rimozione di minaccia”, “scenario nuovo”.

Questo non è realismo politico

Questa è complicità attiva. Collusione. È l’ennesima, dimostrazione che il cosiddetto “sovranismo italiano” è grottesco: abbaia contro i migranti e scodinzola davanti al Pentagono.
Altro che patria: qui si governa in ginocchio.
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Alfredo Facchini