DI GIOACCHINO MUSUMECI
Che la società italiana sia condannata quasi non ho dubbi e che il governo Meloni sia il trionfo della corruzione altrettanto. Che i giovani, soprattutto quelli competenti in specifiche materie, dovrebbero scappare a gambe levate è un consiglio dato che attualmente il paese non è in grado di valorizzare le proprie eccellenze culturali.
Che cosa sta accadendo:
Giorgia Meloni con la collaborazione del terzo polo, un’altra pestilenza da cui non si può guarire, si accingono a demolire la legge spazzacorrrotti voluta dall’ostracizzato guardasigilli Alfonso Bonafede. Inutile ricordare cosa dichiarassero l’uno dell’altro i tizi in questione per confermare che si tratti di coloro i quali danni prodotti saranno incalcolabili.
La legge pentastellata non era perfetta, d’altra parte è umanamente impossibile scrivere una norma perfetta in Italia ma di certo era un esempio di lotta efficace contro i reati nella pubblica amministrazione e stabiliva criteri di trasparenza stringenti per partiti politici che dichiarano, quando dichiarano, la qualunque insieme a fondazioni collegate da cui possono derivare finanziamenti illeciti.
In un paese piagato da infiltrazioni della criminalità organizzata nell’apparato pubblico, ove lo Stato può accordarsi bellamente con la Mafia ( l’abbiamo visto con l’esito del processo sulla trattativa Stato Mafia) per evitare rappresaglie, il che significa tristemente che il controllo del territorio nazionale non è appannaggio esclusivo di un sistema legale, se c’è una cosa da non toccare è proprio un disegno di legge che interdice dalla pubblica amministrazione i corrotti e i colpevoli di reati connessi a corruzione. La spazzacorrotti punisce il peculato, reato da sempre minimizzato, cortocircuita le connessioni ovvie tra imprenditoria deviata e criminalità organizzata, oppure semplicemente impedisce che la classe dirigente legiferi per favorire enormemente specifiche categorie di cittadini o imprenditori a svantaggio di altri.
Inoltre inibendo i finanziamenti illeciti ai partiti impedisce che una forza politica operi, contro i dettami democratici, a svantaggio della comunità e diventi il braccio operativo di poteri non ben specificati.
Sostanzialmente si può essere di qualsiasi partito ma l’impianto della spazzaccorrotti è buono a meno di non essere i corrotti che la legge persegue.
Ebbene il nostro ineguagliabile governo, incredibile sorretto da ben coscienti opportunisti ben posizionati nella schifiltosa graduatoria dei profittatori (e proprio per questo la spazzacorrrotti è ancor più necessaria) si appresta a demolire l’unico strumento veramente efficace contro la corruzione.
In questa surreale ma più che prevedibile deriva di cui la misera Sx tutta in primis è responsabile poiché si è battuta in campagna elettorale contro chi ha elaborato la spazzacorrrotti, il paese scivola verso corruzione di proporzioni mai viste prima dato che nei prossimi anni si dovrebbero gestire i miliardi per il PNRR, ovvero macigni sulle spalle delle prossime generazioni che, ripeto ancora una volta, spero a questo punto non vengano concessi mai.
Da Italiano mi duole dirlo: sarebbe sconcertante che le istituzioni europee riponessero cieca fiducia in chi governa palesemente a svantaggio della comunità nazionale ed europea e abbatte gli strumenti contro la corruzione e i finanziamenti illeciti. I fondi recovery sono una forma di debito della UE distribuito agli stati che poi dovranno ripianarlo. Perciò con quale disinvoltura si possono concedere miliardi all’Italia ancora non si sa.
A tutto ciò aggiungo una postilla. Il guardasigilli Nordio su cui terzo polo e governo fanno affidamento per portare a compimento il disegno di demolizione della spazzacorrotti, ha dichiarato che il trojan è uno strumento incivile, una porcheria “Va bene per mafia e terrorismo”. Ma lo squallore dell’operato di Palamara, il tessitore delle procure nazionali, elargitore di favori e informazioni e destra e manca, è stato scoperto proprio grazie allo strumento che un ministro della Repubblica per chissà quale ragione, nonostante l’incontestabile utilità, definisce “porcheria”. Eppure il CSM è stato ripulito proprio grazie al trojan. A voi la conclusione ma lo scrivo senza remore, l’Italia è attualmente gestita da individui pericolosamente superficiali in parte, poco competenti in gran parte e idonei in minima proporzione. In queste condizioni non c’è futuro.
Articolo di Gioacchino Musumeci, da
30 Dicembre 2022