DI PAOLO DI MIZIO
La pugnalata alla schiena
Gli Usa ovviamente sapevano tutto e hanno dato l’assenso all’attacco di Israele. “Senza il loro appoggio forse non avremmo lanciato l’attacco” ha detto poco fa Netanyahu. E ha aggiunto: “Da questo momento in poi spetta a Trump decidere come proseguire”. Più chiaro di così!
E non è un caso, ovviamente
che su 91 milioni di abitanti i missili abbiano colpito e ucciso i 3 o 4 principali negoziatori che trattavano con gli Usa l’accordo sul nucleare.
Trump questa mattina aveva detto: “Noi non c’entriamo in questo attacco. Siamo stati informati, ma non ne siamo parte”. Nel pomeriggio però lo stesso Trump ha scritto sul suo social Truth: “Ora sono tutti morti [riferendosi ai capi del regime, ndr] e la situazione non potrà che peggiorare. I prossimi attacchi saranno ancora più brutali. Devono firmare l’accordo sul nucleare prima che non rimanga più nulla da salvare. L’America produce le migliori armi, Israele ne ha già tante e ne riceverà tante altre”.
Mettendo insieme le informazioni scaturite dalle bocche di Trump e Netanyahu, si evince quanto segue:




Alla luce di tutto questo
chi si fiderà più di trattare con l’America, su qualunque materia, dazi inclusi, se l’America un attimo dopo averti stretto la mano può pugnalarti alla schiena o metterti il coltello al collo e costringerti a firmare qualunque cosa?
.
Paolo Di Mizio