DI BARBARA LEZZI
La DIA (Direzione Investigativa Antimafia) nella relazione sull’attività svolta nel 2024 scrive:
“Le cosche avrebbero evidenziato un crescente interesse nel controllo delle grandi opere pubbliche e nella gestione delle risorse economiche degli enti locali, come nel caso delle aziende ospedaliere o dei servizi di raccolta rifiuti.”
La risposta del governo Meloni, ad ora, si può sintetizzare così:
– ripristino dei benefici carcerari ai condannati per corruzione
– taglio delle intercettazioni
– compressione dei tempi per la ricerca dei latitanti
– indebolimento dei controlli della Corte dei Conti sulle azioni degli amministratori pubblici
– abolizione del reato di abuso di ufficio
– infiacchimento del reato di traffico d’influenze.
– minacce di sanzioni disciplinari quotidiane ai magistrati.
Contenti voi, io no. Perché?
Perché la mafia si mette in tasca i soldi dei cittadini italiani onesti che poi devono ripagare con tasse troppo alte, servizi carenti, opere incomplete o addirittura scadenti.
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Barbara Lezzi