LA VOCE DELLA PALESTINA E’ LA VOCE DI HAMAS

DI CLAUDIO KHALED SER

 

I Paesi occidentali continuano a discutere del “problema Palestinese” con l’ANP, l’Autorità Nazionale Palestinese guidata da Mahmud Abbas, leader del Partito Fatah, con sede a Ramallah in Cisgiordania.
L’ ANP é solo una derivazione politica dell’OLP (Organizzazione per la Liberazione della Palestina) ed é in netto contrasto col Movimento HAMAS che guida la Striscia di Gaza.
Vi ricordo che l’ ANP nacque grazie alla benevolenza di israele in occasione degli accordi di Oslo del 1993 e di fatto é serva dello stato ebraico, sia politicamente che militarmente.
Inoltre, mi preme sottolineare che l’ANP NON ha alcun riconoscimento internazionale, dato che é solo l’OLP , che gode di tale status, come l’organizzazione che rappresenta il popolo Palestinese ed é ammessa come “osservatore” presso le Nazioni Unite.
Quindi, discutere con l’ANP del futuro Palestinese, é ridicolo e fuori da ogni logica politica.
L’unica voce della Palestina é quella di HAMAS, ed é con loro che si devono (eventualmente) stringere accordi e con nessun altro.
Ma gli stati occidentali, come già fecero in Libia con quel fantoccio di Serraj, preferiscono inventarsi un interlocutore di comodo e spacciarlo per “governo palestinese” in modo da poter trarre il massimo profitto da accordi che, come quelli di Oslo, non verranno mai mantenuti.
Ho voluto chiarire questo punto dato che a Ryad il burattino Abbas parla a nome della Palestina, firmando documenti senza nessun valore che vengono comunque sbandierati come “accordi con la Palestina”.
Le trattative per una de-escalation a Gaza continuano al Cairo tra egiziani ed HAMAS per arrivare ad un accordo che impedisca agli ebrei di continuare il loro massacro del Popolo Palestinese.
Il boia di Tel Aviv cerca di riportare a casa una trentina circa di prigionieri per tentare di salvare la sua poltrona, minacciata oltretutto da un possibile mandato d’arresto emesso dalla CPI nei suoi confronti ed in quelli degli altri terroristi al suo seguito.
L’eventuale tregua NON significa la fine della guerra ma solo una pausa umanitaria per salvare migliaia di vite innocenti a Rafah.
Ripeto, é solo una pausa.
La guerra terminerà SOLO e QUANDO gli ebrei lasceranno i territori occupati e la PALESTINA sarà, a tutti gli effetti, uno STATO SOVRANO INDIPENDENTE con capitale GERUSALEMME.