DUE PAROLE SULLA POLITICA ITALIANA…

DI SALVATORE GRANATA

 

Oh, la politica italiana comunque due parole le merita sempre.
Non scherziamo dai. Non parlare dei nostri amministratori è impossibile. Ne combinano 4 al giorno, altro che una. Mezzo mondo ci invidia i nostri parlamentari. I più pagati al mondo, il doppio dei tedeschi e dei francesi, il triplo degli inglesi, il quadruplo degli spagnoli e gli americani neanche li vediamo. Perfino i consiglieri regionali se la battono con i leader nazionali. Quelli dell’Ars poi…che ve lo dico a fare, hanno la baracca più infestata di massoneria che costa annualmente più della Casa Bianca.
Solo Renzi è fuori classifica. Inarrivabile per reddito (l’ultimo era più di 3 milioni di euro).
Uno che si allea con Cuffaro, con “Totò vasa vasa”, per infestare anche il Parlamento europeo.
Come fare più soldi di tutti e avere un Paese letteralmente disintegrato in tutti i settori. Come continuare a farsi votare e a dominare i poveri, senza svolgere delle politiche a favore dei cittadini.
Grandi.
E mentre il telespettatore, l’operaio che apre il giornale, l’accademico che si informa sulla chat delle Carmelitane scalze di Parma, apprendono alla viva il parroco o in modalità tifoseria, non in piena obiettività, gli scandali sulle vicende Santanchè, Pozzolo e Delmastro o le meraviglie degli sgomberi abitativi sulle coste calabro-messinesi per la realizzazione del ponte sullo stretto (cosa già accaduta ai tempi del berlusca), immediatamente il PD cerca di mettersi in linea e di pareggiare i conti.
E quindi sotto con la compravendita di noccioline in Piemonte e a Bari, alleanze bizzarre alle varie regionali e comunali, mantenimento e potenziamento del reparto renzo-calendiano all’interno del suo organico.
E addirittura c’è ancora chi va dietro il PD, anche nelle alleanze, non capendo che la credibilità passa soprattutto da questo, non dell’accumulo di voti “per battere la destra”.
Siamo arrivati ad un punto di non ritorno: destra e DC come finta opposizione. Sinistra inesistente.
La peggiore situazione per un Paese.
La cosiddetta oligarchia deviata mascherata da democrazia moderna.
Poi la gente non va a votare.
Tanta gente non va più: siamo quasi al 40% degli aventi diritto su scala nazionale.
Ed è colpa esclusivamente degli astensionisti se le cose non cambiano. Non della legge elettorale – che nessuno cambia o propone di cambiare con manifestazioni, raccolta firme o altro, perché ai fini “pensionistici” va bene a tutti – e della mancanza di credibilità dei partiti. E dell’informazione malata.
O addirittura è colpa mia che dico più o meno (ne avrei da da dire ancora, da scrivere un libro) le cose come stanno.
Sì sì. Come no.
Convinti voi (è un voi generico ovviamente), convinti tutti.
Continuiamo con le tarantelle e le passerelle-comizi-monologhi.
Vi ricordate quando scrissi qualche giorno fa “nessuno ascolta la risposta dopo aver fatto la domanda ‘come stai?'”.
Ecco. Applicatela alla politica.
Slogan e frasi fatte, perfino domande “fatte”, ma nella realtà rimaste inascoltate né prese in considerazione.