SI RITENGONO AL DI SOPRA DELLA LEGGE, DELLE REGOLE E DEI DOVERI DI RAPPRESENTARE LE ISTITUZIONI

DI LEONARDO CECCHI

LEONARDO CECCHI

 

Se uno qualunque di noi fosse accusato di quello di cui è accusata Santanché, in Aula a dare spiegazioni ci avrebbero trascinato di peso.
Oggi invece Santanché ci saluta e ci dice che non andrà in Aula quando si voterà sulla sua sfiducia.
E tutta la maggioranza le fa quadrato attorno.
Il punto è che questi signori e queste signore ritengono di essere al di sopra della legge, delle regole e del doveri dei rappresentanti istituzionali.
Per loro non vale quello che vale per gli altri.
Non devono rispondere a nessuno, se non a loro stessi.
Sono padroni, feudatari, baroni, non politici e prima ancora cittadini di una Repubblica dove la legge è uguale per tutti.
La mentalità è quella e ogni volta ce ne danno una prova.