LA BARBARIE PROSSIMA VENTURA

DI MARIO PIAZZA

Mario Piazza

 

Passo quasi la metà del mio tempo a Tarquinia, una piccola città dell’alto Lazio amministrata dalla destra.
La città, suddivisa tra centro storico, zona industriale e area costiera, è ordinata e pulita e fatta eccezione per la disastrosa distribuzione dell’acqua potabile c’è poco da criticare.
Quasi un monito per quelli che come me pensano alla destra come a un’accozzaglia di affaristi senza scrupoli, proprio un peccato che il sindaco Alessandro Giulivi abbia fatto uccidere a fucilate quattro cavalli che da qualche giorno vagavano incustoditi per le campagne.
Non orsi feroci o cani rabbiosi, non lupi affamati o cinghiali devastatori… Cavalli.
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Potrebbe essere un'immagine raffigurante cavallo
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Nessun tentativo di catturarli magari sedandoli per restituirli al proprietario o affidarli ai vari cittadini che si erano offerti per prendersene cura, nessuno scrupolo nel sopprimere barbaramente quattro animali in perfetta salute che convivono con l’uomo da millenni lavorando, facendolo divertire e persino trasformandosi in terapia per tanti bambini con problemi psichici.
Un’azione del genere cancella ogni merito e rispettabilità e rivela senza possibilità di appello quel marciume ideologico che alligna nelle menti e nei cuori di ogni fascioleghista, un cancro maligno che aspetta soltanto l’occasione buona per manifestarsi.