BRIATORE, TRA PIZZE E BELLE MOGLI, PONTIFICA ANCHE SULLA SANITA’

DI CLAUDIA SABA

 

Flavio Briatore qualche tempo fa avvertiva la necessità di avvisarci che : “Le mogli dei poveri le riconosci subito perché sono tutte dei cessi”.
E ieri ha voluto darci anche notizia della sua operazione al cuore per un tumore benigno.
Fortunatamente sta bene ed è già stato dimesso dall’ospedale San Raffaele di Milano. Tutto si è svolto con la massima rapidità: ricovero, analisi, preliminari per l’anestesia, operazione e, fortunatamente, tutto è andato liscio. Lui è vivo e di questo siamo tutti felici. Certo sarebbe stato un peccato non potersi più gustare la sua “pizza al pata negro” che, per tanti,  costa più di una TAC al San Raffaele.

Ma non divaghiamo.

Dopo la sua esperienza, con un’altra delle sue perle, invita tutti con un post su Instagram, a fare “prevenzione…”
Ha scritto proprio così:
“Fate prevenzione”.
E chi ci aveva pensato? Peccato che sembra aver dimenticato, o finga di farlo, che in Italia per le coppie di quei poveri che tanto sfrutta e denigra, sono aumentate a dismisura, e fare prevenzione e’ diventato sempre più complicato, e costoso se si vuole un risultato tempestivo ed efficace in modo da poter sperare di guarire.

Ma per gli altri non è così.
Purtroppo.
La sanità italiana fa acqua da tutte le parti, le file sono interminabili e per una TAC o qualsiasi altro tipo di analisi i tempi sono biblici: 18 mesi per una mammografia, 2 anni per una colonscopia, e per una visita specialistica si può arrivare ad aspettare fino a tre anni.
Naturalmente, a pagamento, e con una compagna “figa” (termine coniato da tale Bocchino) si riesce a fare tutto in una settimana.
Ma non tutti possono permettersi di correre ai ripari tanto in fretta e soprattutto di sostenere il costo di una stanza privata al San Raffaele.

Lui, infatti, tra analisi e operazione al cuore ha impiegato soltanto una decina di giorni a tornare a casa.

I media, ci fanno inoltre sapere che i suoi eredi, il figlio, Falco, e la sua ex moglie, Elisabetta Gregoracci, sono subito corsi al suo capezzale…

La verità è che senza disponibilità economica, non è possibile fare prevenzione, questo anche grazie a qualcuno che, evadendo alla grande il fisco, contribuisce alla distruzione del Servizio Sanitario Nazionale per favorire il privato che oltre a tutti i privilegi aggiunge quello che, nasce come diritto, privilegio lo diventa grazie ai tagli governativi che sono dalla parte di chi può curarsi assicurandosi una pronta e completa guarigione.
La povertà dilaga e non ha il potere di lottare contro il tempo.
E’ per questo che la gente comune, muore.