DI MICHELE PIRAS
La sete di sangue di Benjamin Netanyahu e l’arroganza della destra israeliana stanno distruggendo Israele, oltre che Gaza e il suo popolo.
Il voto del Consiglio di sicurezza dell’Onu (e in particolare l’astensione statunitense) ne certifica l’isolamento internazionale e implicitamente la (seppur tardiva) presa d’atto di un massacro inaccettabile, fuori da qualsiasi contesto civile, un accanimento disumano sulla popolazione inerme di quello spicchio di Palestina.
E continuare a difendere un regime ormai contestato anche al suo interno, continuare a negare i crimini di guerra e l’affossamento volontario di ogni ipotesi di pace duratura non è degno di una classe politica all’altezza delle proprie responsabilità.
L’Onu ha deciso di dire basta, di ordinare il cessate il fuoco.
L’Europa e l’Italia si muovano finalmente di conseguenza.
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