TEOREMA DELLA SERVITU’

DI ORSO GRIGIO

REDAZIONE

 

Quando parlo di servilismo nei confronti americani obiettate che siamo così farciti di basi missilistiche a stelle e strisce, quindi ricattati e tenuti saldamente per le palle, che non potremmo fare altrimenti.
Che poi, sostituendo debiti a missili, è la stessa condizione che vale anche nei rapporti con l’Europa.
Allo stato dei fatti saremmo perciò destinati alla imperitura servitù verso lo zio Sam e verso l’Europa che a sua volta lo è anche lei verso l’America.
Doppiamente servi: noi, i nostri figli e tutti quelli che verranno dopo.
Piuttosto deprimente.
Se ne deduce che la politica, resa impotente da questo stato di cose, serva solo a distribuire privilegi, ma sia ininfluente su tutto il resto.
Che si tratti di obiettare su una guerra di conquista o di condannare l’orrido genocidio del popolo palestinese ma anche di voler decidere sulle cose di casa nostra non sembra esserci consentito, essendo tutto diretto e governato dal Pensiero Unico dettato da uno che non controlla nemmeno i propri peti.
E allora, se a decidere sono altri e altrove e preso atto della sua inutilità, dovremmo almeno avere il coraggio e la dignità di chiuderlo, il Parlamento.
Potremmo convertirlo in un Casinò, per esempio, anche senza accento che parrebbe perfino più consono, e sostituire i milioni buttati al vento per pagare i politici con qualche funzionario mandato qua dall’America, dall’Europa o da Saturno per l’amministrazione ordinaria.
Come dite? L’hanno già fatto con monti e con draghi?
Sì, ma io parlo di farlo in maniera trasparente, onesta, senza ipocrisia, e risparmiando gli stipendi.
Detto questo non posso però pensare che vivere sia solo venire al mondo, pascolare brucando qualche filo d’erba più o meno gustoso, e poi morire nella totale inutilità.
Spenti, rassegnati, ignoranti, senza sogni né ideali da coltivare e senza nemmeno provarci, a cambiare le cose. Non posso accettare che questa stagnazione mentale di fronte a qualsiasi porcheria commessa sulla nostra pelle sia perenne e immutabile e voglio credere che ci sia un’altra strada.
La vita è un fuoco troppo prezioso per lasciarlo soffocare dal marciume puzzolente che governa il pianeta e dai servi leccaculi.
In fondo ci hanno sempre raccontato di come proprio l’America sia il paese della democrazia e della libertà, dove la giustizia trionfa e il bene vince sempre sul male, e fa un po’ strano pensare che solo per essere venuti qua a festeggiare la fine della guerra gozzovigliando e trombando le nostre donne pretendano da noi sudditanza eterna e totale senza lasciarci il minimo spazio per il dissenso.
Invece di ringraziarci che li abbiamo pure scoperti!!!
Perdonatemi, io scrivo di notte, in preda all’insonnia più feroce, e credo che già molti di voi mi daranno del visionario più totale. Quelli come Giannini, per esempio, che si avventano contro Conte incazzandosi perché non ammette di venerare Biden, o come la Picierno, che se mi leggesse mi avrebbe già segnalato alla sacra Inquisizione del Pensiero Unico per eresia, come più o meno ha fatto con il giovane artista che ha chiesto il selfie con Putin.
Mi sta bene, lo accetto, certi nemici sono come medaglie, ma se la realtà è questa, io voglio immaginarne un’altra, da uomo libero e orgoglioso del suo pensiero, e fino a quando potrò lotterò per realizzarla.
Voglio farvi un piccolo esempio, che per dormire è ancora presto.
Una cosa forse insignificante, ma che insignificante non è.
Due giorni fa Olaf Scholz, primo leader politico europeo a farlo, si è espresso contro l’estradizione di Assange perché “in America rischierebbe persecuzioni”.
Una cosa che qualsiasi persona di buon senso e con ancora un briciolo di umanità dovrebbe condividere ma che però, da certi livelli, arriva solo adesso e come detto solo dal cancelliere tedesco.
Immaginate invece se il Parlamento Europeo, che normalmente sentenzia anche sul colore della merda, avesse approvato una mozione comune contenente una richiesta del genere.
In fondo sarebbe stato normale, come aver invitato l’attorucolo a fare i suoi teatrini o le mogli di Navalny e Assange a testimoniare sulla persecuzione dei mariti… ah già, per quella di Assange Nostra Signora della Permanente si deve essere distratta…
Sarebbe, nel caso, una presa di posizione forte, unitaria, finalmente EUROPEA, contro l’estradizione. Avrebbe un valore politico importante, e perfino Biden, per quanto stordito e occupato a leccare gelati senza sbrodolarsi, non potrebbe ignorarla.
In fondo si tratterebbe di un piccolo gesto, addirittura scontato vista la gravità delle cose, eppure non l’hanno fatto e non lo faranno.
Un conto è qualche voce isolata tipo eccezione a confermare la regola, un altro è prendere una posizione politica e unitaria.
Il padrone America non si può contraddire, che diamine!
Che brutta fine, ma quanto ci hanno preso per il culo? Tutto quello che l’Europa doveva essere, tutta la forza che doveva avere, tutte le litanie che ci avevano orato, per ridursi a diventare squallida colonia americana con dentro un comitato d’affari bancario, e in culo le persone e i loro bisogni.
E l’informazione non solo resta silente ma si dimostra più serva ancora della politica, che certi santoni quando hanno distribuito la dignità dovevano già essere tutti ospiti de L’aria che tira.
Ci sono cose che si possono fare, posizioni che si possono prendere, ma di questa volontà e di questo coraggio non c’è alcuna traccia.
Non c’è in Europa e figuriamoci da noi, dove gli equilibrismi, gli show e i bacetti della Meloni per farsi piacere a tutti ricordano più il Bagaglino che il Parlamento.
La storia futura si deve ancora scrivere ma chi dovrebbe farlo, a cominciare da noi stessi, preferisce cullarsi nell’ignoranza e vegetare dentro un rassicurante egoismo.
Per questo scegliamo i politici che abbiamo, perché sono il peggio di noi.
Servi a prescindere.