RASPADORI CROCE E DELIZIA DEL NAPOLI DI CALZONA

DI ANNA CALI’

 

Come lo scorso anno arriva lui a “punire” la Juventus di Allegri: Jack Raspadori.

La croce per tutti i tifosi e per la stessa squadra, ma una vera e propria delizia per tutta la città di Napoli, i tifosi e la squadra di Ciccio Calzona. Lo scorso anno il numero 81 del Napoli si rivelò fondamentale e il suo gol all’ultimo permise di avvicinarsi sempre più alla vittoria dello scudetto, ieri, a distanza di 365 giorni, il suo gol in rimonta dopo il calcio di rigore tirato da Osimhen ha permesso alla sua squadra di ottenere tre punti fondamentali che aprono la corsa Champions. Un treno preso all’ultimo, eppure, Mr. Calzona sta dimostrando ampiamente di essere in possesso di tutte le possibilità e di tutte le competenze. Non si sa bene cosa abbia scaturito nei giocatori, che tipo di discorso abbia fatto alla squadra, forse lo stesso ritorno di Sinatti nell’ambiente, sappiamo solamente che è come se l’interruttore posizionato per mesi interi sul tasto “Off” sia ritornato ad accendersi e a rimettersi in posizione “On”.

I primi barlumi di speranza si erano visti già contro il Barcellona, ma la vera e propria svolta è avvenuta contro il Sassuolo con una partita ribaltata nel giro di pochissimi minuti dopo il gol subìto. Ieri si aspettava una risposta chiara e coincisa, una vera e propria prova del 9 e nessuno ha deluso. I ragazzi ben piazzati in campo, compatti, uniti fra loro con un ottimo giro palla e soprattutto con verticalizzazioni e possesso palla hanno saputo mettere in difficoltà la Juventus che sperava di far risultato dopo 5 anni al Maradona, forse consapevole che il Napoli non era nel suo periodo più roseo e con mera meraviglia non ci sono riusciti. Da ammettere anche i troppi sbagli della Juventus e le occasioni sprecate, ma forse per una volta, in questo campionato così buio il Karma ha voluto dare una mano alla squadra ancora Campione D’Italia e abbia voluto regalare a tutti i tifosi una vera e propria notte da “Campione” perché è questo che meritavano dopo mesi di agonia e sofferenza.

Ad aprire le danze il georgiano Kvara che finalmente sembra aver riottenuto le stesse caratteristiche dello scorso anno e la sua esultanza sotto la curva, il suo “resto qui” fa ben sperare che il georgiano realmente sente Napoli casa sua e che vuole restare. Un modo per zittire tutte le dichiarazioni uscite nelle settimane passate? Nella ripresa con una distrazione della difesa è Federico Chiesa che segna il pareggio. Poi quando quasi ci si rassegnava al pari, che la Juve meritava bisogna dirlo, arrivava il rigore che Osimhen si guadagnava ma che sbagliava. Poi la corsa sfrenata di tre del Napoli per ribattere in rete il rigore respinto dal portiere juventino, arrivava prima il “castiga-Juve” Jack Raspadori che segnava il 2 a 1 rimettendo le cose a posto, un gol che riaccendeva la luce al Maradona che sembrava affievolita dal pari della Juve.

Cauto ottimismo che fa ben sperare. Non solo i tifosi a esultare e a cantare sugli spalti ma anche lo stesso Presidente De Laurentiis che dopo aver cambiato due volte il tecnico, finalmente torna a sorridere e a ballare sulle note di “Chi non salta, Juventino è”. Si spera che il presidente stia già pensando al Napoli del futuro e che gli errori commessi finora e dei quali egli stesso si è fatto carico riconoscendoli, possano essere da lezione e che qualora il Mr. riuscisse nel “Miracolo Champions” riconfermi lo stesso team di quest’anno con Calzona alla carica e Sinatti. Quest’ultimo ha dato una grande mano in questa settimana e si vede nel modo in cui affrontano le partite, corrono e hanno una forma fisica totalmente differente dall’inizio.

La partita con la Juve ha sempre un ché di diverso e il sapore della vittoria è sempre appetibile e gustosa. Ora si chiede che venga messa in atto la continuità e che continuino a ottenere risultati positivi, sperando che la Champions possa rivelare delle belle sorprese, sarebbe forse la giusta compensa da poter ottenere dopo questo campionato un po’ strano e difficile!