FERMATE MACRON E LA GUERRA

DI GIORGIO CREMASCHI

GIORGIO crEMASCHI

 

Il presidente francese Macron è un autentico irresponsabile.
È appena sfuggito all’assalto dei contadini che l’hanno a costretto a rifugiarsi nei piani alti della fiera agricola che voleva inaugurare.
Per mesi è stato inseguito e contestata ovunque dai lavoratori in sciopero, furibondi per la sua controriforma delle delle pensioni.
Macron è l’uomo politico più odiato dal suo popolo, se oggi si votasse non arriverebbe al dieci per cento. E come tutti i peggiori mascalzoni della storia ora il presidente francese vuole riconquistare potere e prestigio con una bella guerra.
In realtà lui e tutti i suoi alleati NATO in guerra ci sono già con la Russia, fanno minacce e sanzioni, inviano armi, mandano soldati e specialisti travestiti. Ma questa è la classica guerra sporca che l’Occidente pratica in mezzo mondo, armi e affari sono suoi, mentre le vittime sono di quei popoli che sventuratamente sono mandati in prima linea.
Ora però Macron non si accontenta più di morti ucraini e russi, vuole anche quelli francesi e magari di tutti i suoi alleati. Vuole la gloria e la grandezza francese, ma nei suoi deliri da piccolo Napoleone non ricorda neppure che proprio contro la Russia Napoleone perse il suo impero.
Pare che al vertice NATO dove ha lanciato al sua proposta di fare una vera, dichiarata, terza guerra mondiale, Macron abbia raccolto un rifiuto generale, a partire da quello del padrone americano. Solo i sempre più reazionari e pazzi britannici pare abbiano aperto alla proposta. Persino Tajani, a nome di un governo di solito servo di tutti, ha detto no.
Però non c’è da stare tranquilli.
Intanto perché Macron può fare qualsiasi cosa disperato come è. E soprattutto perché la guerra in Ucraina continua e USA, NATO, UE e Zelensky rifiutano ogni compromesso di pace e vogliono solo la vittoria militare sulla Russia.
Ma come si fa a vincere una guerra dove gli ucraini hanno sempre meno truppe da buttare nel tritacarne, e il reclutamento forzato sta creando rivoltate tra la popolazione, come si fa battere la Russia se non si è disposti a schierare i propri soldati?
Vi ricordate quando Biden diceva no all’invio degli aerei F16 e Scholz rifiutava i carri armati Leopard? Poi li hanno mandati eccome, molti Leopard son già stati distrutti. È che la guerra, se continua, costringe inevitabilmente all’escalation chi la fa.
Quindi l’azzardo di Macron può non essere così avventato, alla fine da qui dovranno passare, borbotta il presidente francese, e io sarò stato il primo a dirlo, per la gloria della Francia e soprattutto mia. Allora anche Meloni, che ha appena copiato e firmato per il nostro sventurato paese lo stesso patto militare decennale che Macron ha stipulato con Zelensky, come sempre ubbidirà alle nuove direttive.
Di certi “figuri” che fanno i presidenti non c’è da fidarsi mai, e nemmeno dei loro deliri, può sempre succedere che i loro progetti più infami, con la complicità di tutti i loro pari, vedano la luce.
Quindi bisogna fermare Macron, ma soprattutto fermare la guerra, altrimenti quella che oggi sembra una barzelletta di cattivo gusto domani diventerà tragica realtà.
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Da “La Repubblica”