L’ITALIA AL CONTRARIO

DI MARIO PIAZZA

Mario Piazza

Lo sappiamo tutti che la Storia la scrivono i vincitori, ma cosa accade quando i vincitori cambiano e dopo 75 anni di governi più o meno democratici a vincere sono i neofascisti? E’ molto semplice, si riscrive la Storia.
Lo si può fare con la violenza, come fece Pol Pot in Cambogia bruciando non solo i libri ma anche tutti quelli che li avevano letti, o si può fare con la falsificazione come fece Deng Xiaoping in Cina sbianchettando tutto ciò che del Maoismo non gli era utile.
Se invece non si vuole apparire come feroci dittatori lo si fa impadronendosi legalmente di ogni forma di comunicazione per celebrare la Giornata del Ricordo a reti unificate dando voce a tutti i reggicoda disponibili, rigorosamente senza contraddittorio, dai palazzi del potere giù giù fino ad Amadeus senza rinunciare al contorno delle struggenti testimonianze delle vittime e a pellicole di pura propaganda.
Dopo una giornata come quella di ieri i nazifascisti sono meno cattivi dei partigiani istriani, i milioni di morti nei campi di concentramento contano come i 4000 infoibati e le stragi fasciste in Dalmazia sono state sbianchettate.
A posto così, nel mondo al contrario del generale Vannacci.