DESTRA SINISTRA

DI MARIO PIAZZA

Mario Piazza

 

Trovavo molto divertente quella canzone del 1994 di Giorgio Gaber che ironizzava sulle differenze tra destra e sinistra. Con tutto il rispetto per la genialità del cantautore e col senno di poi, un poi lungo trent’anni, la posso collocare tra gli ordigni del berlusconismo (stessa data di nascita) che ci hanno portato allo squallore confusionale della politica che oggi ci governa.
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Gaber con il suo sarcasmo ha passato un colpo di spugna su una differenza che chiunque sia davvero di sinistra conosce bene non perchè abbia studiato Marx ma perchè è dentro di lui o lei e nonostante le difficoltà e la confusione alla fine viene sempre fuori: l’indomabile propensione a fare, dire e pensare ciò che è giusto e non ciò che è utile.
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Detta così sembrerebbe la garanzia per un sicuro fallimento e invece, nonostante tutti gli errori e i tradimenti, era la formula che ha tenuto in vita nel nostro paese per mezzo secolo la Sinistra più grande, solida, attiva e longeva di tutta Europa.
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E’ a quella formula che dovremmo ritornare con coraggio e le parole di Elly Schlein contro gli aiuti a Israele aprono un primo spiraglio, sto idealmente accendendo ceri alla madonna perché esso non venga subito richiuso.