IL SEQUEL DI ATREJUS A PALAZZO CHIGI

DI MARIO PIAZZA

Mario Piazza

La “rabbiosità” era ben controllata anche grazie alla stucchevole paciosità e gioiosa collaborazione di quasi tutti i giornalisti presenti, ma come avevo previsto 41 delle 42 risposte date dalla Meloni sono state un cocktail composto da due parti di menzogne, una di inesattezze e una di aria fritta. Unica eccezione quella sull’indifendibile deputato pistola, perfetta vittima sacrificale per contrabbandare al suo pubblico grossolano qualità morali ed etiche che in questa destra-destra sono di fatto severamente vietate.
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L’elenco delle clamorose panzane snocciolate dalla presidente del consiglio lo trovate su quei pochi giornali non ancora appecorati, dalle tasse all’immigrazione, dalla RAI al premierato, dal familismo alla questione morale, peccato però che neppure i loro giornalisti accreditati siano stati capaci di porre una sola domanda che impedisse alla Meloni di sgattaiolare via con una menzogna, con una inesattezza o con uno scorreggione di retorica. E’ anche vero che nelle conferenze stampa normali al giornalista insoddisfatto dalla risposta è concessa una replica che invece ieri era tassativamente vietata, ma quella di ieri di normale aveva soltanto le sedie.
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Uno spettacolo indegno nel quale la Meloni ha stravinto guadagnandosi il titolo di “faccia tosta dell’anno”. Forse unico momento di verità quella “pisciatina” che a tre domande dalla fine l’ha costretta a interrompere lo show per correre in bagno. Vuoi vedere che in quanto “uomo dell’anno” le è venuta anche un po’ di prostatite?