CONTANO SOLO I VOTI PER RIMANERE AL POTERE

DI LEONARDO CECCHI

LEONARDO CECCHI

 

Cara Presidente Meloni, caro governo e cari tutti parlamentari di destra,
ieri pur di non vedere approvato il salario minimo avete letteralmente tolto la proposta del salario minimo al Parlamento, arrogandovi voi il diritto di gestire la vicenda, sottraendola ai parlamentari, al solo fine di affossarla.
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Lo avete fatto perché avete evidentemente paura che persino che qualcuno dei vostri si passi una mano sulla coscienza e realizzi che in questo Paese ci sono 5,6 milioni di poveri assoluti. Persone che spesso, spessissimo, lavorano anche, ma a paghe da fame che possono toccare anche i 3 o 4 euro l’ora.
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Paghe che stanno bene, anzi benissimo a una buona fetta del vostro elettorato, sedicenti imprenditori che non sono altro che briganti prestati all’imprenditoria, in realtà. Perché (vi svelo un grande segreto, ma non ditelo a nessuno) se dici di essere imprenditore ma per restare a galla devi pagare i tuoi dipendenti 4 euro l’ora, farli lavorare il fine settimana e tenerli al nero, vuol dire che il valore aggiunto della tua azienda è zero. Vuol dire che la tua è una realtà antieconomica. Ed è la storia economica a dirci che realtà che basano il profitto solo sul costo del lavoro basso sono realtà nocive, tossiche, deleterie al sistema.
Ma voi questo lo sapete benissimo.
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Semplicemente non vi interessa. Non vi interessa dei milioni di poveri, di un sistema economico arretrato che fa perdere competitività all’Italia. Vi interessa solo dei voti per rimanere in sella.
Come sempre, d’altronde.