GUERRA A E GUERRA B, QUALE COMBATTERE?

DI CLAUDIO KHALED SER

 

La guerra in corso tra Palestina e Israele, ha oscurato non solo sui media, ma anche nelle attività politiche, quella tra Ucraina e Russia.

Si fa sempre più strada l’idea che l’Ucraina stia perdendo terreno, che la Russia stia guadagnando posizioni e che, per dirla tutta, il Gen. Zelensky venga “clamorosamente” sconfitto.
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Se ne sono accorte perfino le “teste urinanti” di Washington che, attraverso intermediari, propongono scenari già rivolti al “dopo” e non al “adesso”.
Riconoscono che l’Ucraina non può vincere, che la Russia non ha subito grandi danni dalle sanzioni e anzi ha performance superiori a quelle occidentali ritrovandosi con un surplus di 75 miliardi di dollari.
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Riconoscono che Putin è più forte che mai, che l’esercito di Mosca è una temibile macchina da guerra invece dell’insieme imbelle descritto da due anni a questa parte da questi idioti americani. e che se non si interviene immediatamente, gli Usa rischiano di non poter attuale il loro piano b, ovvero congelare il fronte, offrire alla Russia i territori già conquistati in cambio di un’Ucraina in viaggio verso la Nato.
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E si schierano contro Zelensky perché vuole ancora attaccare e non si arrende alla logica americana della pace ad ogni costo, pur di evitare la sconfitta.
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C’é un meraviglioso (quanto banale) decalogo scritto da un capitano cinese del 4 secolo avanti Cristo Míngxian Duìzhăng che sembra l’ovvietà allo stato puro, ma che invece contiene una saggezza che ormai ha abbandonato l’Occidente:
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Se la guerra è inevitabile, allora devi combattere.
Se puoi attaccare, allora devi attaccare.
Se non puoi attaccare, devi difenderti.
Se non puoi difenderti, devi ritirarti.
Se non puoi ritirarti, devi correre e nasconderti.
Se non puoi scappare e nasconderti, allora devi capitolare e arrenderti.
Se non capitoli e non ti arrendi, allora muori.
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Dovranno, prima o poi, accettare l’idea che ormai l’Ucraina non solo non è più in grado di attaccare, ma ha soprattutto carenza di uomini per difendersi quindi il congelamento del fronte è solo l’ennesima illusione.
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Gli ucraini saranno costretti a ritirarsi, prima da soli, e poi seguiti dal loro padrone.
L’alternativa é quella prevista dal decalogo.
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Le guerre costano miliardi di dollari.
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Quante ne possono comprare gli americani e i loro amichetti europei ?
Adesso la priorità é la Palestina.
Se si dovesse allargare il conflitto, dove trovare i soldi per finanziare due guerre ?
Saranno costretti a scegliere tra A e B.
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Soprattutto se l’esito di entrambe diventa improvvisamente incerto e dalla possibile vittoria si scivoli verso l’inevitabile sconfitta.