BERLUSCONI NEL FAMEDIO. TRA GLI APPLAUSI DI DELL’UTRI

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Dalla rubrica LA SVEGLIA di Giulio Cavalli dal giornale La notizia

Da ieri il nome di Silvio Berlusconi campeggia al fianco di Mazzini, Cavour, Strada e Fo, tutti scritti al Famedio di Milano come cittadini illustri.

Berlusconi nel Famedio. Tra gli applausi di Dell’Utri

Da ieri il nome di Silvio Berlusconi campeggia al fianco di Giuseppe MazziniCamillo Benso di CavourGino Strada e Dario Fo, tutti scritti al Famedio di Milano come cittadini illustri. Poco distante c’è anche il nome del procuratore Francesco Saverio Borrelli che ha indagato Berlusconi, il che ci potrebbe indurre a pensare che da vivi uno dei due mentisse.

DA IERI IL NOME DI SILVIO BERLUSCONI CAMPEGGIA AL FIANCO DI MAZZINI, CAVOUR, STRADA E FO, TUTTI SCRITTI AL FAMEDIO DI MILANO COME CITTADINI ILLUSTRI

La figlia dell’ex procuratore di Milano, Federica Borrelli ha provato a farlo notare: “Berlusconi è un personaggio che ha creato imbarazzi a un intero Paese, e questa iscrizione crea ulteriore imbarazzo”, ha dichiarato. D’accordo con lei ci sono le almeno 40mila persone che hanno firmato una petizione per chiedere al Comune di Milano di ripensarci. Niente da fare. Così ieri sotto una pioggia battente la presidente del Consiglio comunale, Elena Buscemi, non ha potuto evitare di ricordare quanto la figura di Berlusconi sia stata “apprezzata ma anche criticata“, come scritto nelle motivazioni della commissione del Comune che letteralmente parla di meriti “tanto apprezzati quanto criticati”.

Sapete chi si è risentito della virgola che ha rovinato l’incenso di un ex presidente del Consiglio condannato per frode fiscale e salvato da decine di processi grazie alle sue stesse leggi? Niente di meno che Marcello Dell’Utri, condannato per reati di mafia e presente in prima fila ieri perché gli amici degli amici devono essere visibili. “Che cosa significa che Berlusconi è stato criticato, anche Cavour è stato criticato, anche Mazzini, anche Manzoni, che senso ha?”, ha sbottato l’ex senatore che per la giustizia italiana è stato “l’anello di congiunzione tra i boss mafiosi e Berlusconi”.

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Dalla redazione del giornale
3 Novembre 2023