IL BULLISMO DI DAVIDE

DI MARIO PIAZZA

Mario Piazza

 

Quelle che seguono non sono le parole di un antisemita, di un islamico o del solito commentatore da bar. Le ha pronunciate Antonio Guterres, il segretario generale delle Nazioni Unite durante la riunione del consiglio di sicurezza:
“È importante riconoscere anche che gli attacchi di Hamas non sono arrivati dal nulla. Il popolo palestinese è stato sottoposto a 56 anni di soffocante occupazione… Le sofferenze del popolo palestinese non possono giustificare gli spaventosi attacchi di Hamas. E quegli attacchi spaventosi non possono giustificare la punizione collettiva del popolo palestinese”.
Parole chiare che non sono un fulmine a ciel sereno ma soltanto le ultime dopo centinaia di risoluzioni dell’ONU contro le violazioni dei diritti umani consumate da Israele fin dalla sua nascita.
Davvero un peccato che la voce del consesso di tutte le nazioni del mondo non serva a un accidente se non a dimostrare come la violenta arroganza sionista messa in scena dal rappresentante israeliano non sia un’invenzione dei nemici di Israele, veri o presunti.
Dimettiti tu, caro ambasciatore Gilad Erdan.
Quello disconnesso dal resto del mondo è il tuo governo e non saranno le tue reazioni isteriche e indignate a cambiare le cose. Il diritto di sedere all’Onu non è diverso da quello di una riunione di condominio e nasce dal rispetto delle decisioni della maggioranza, soprattutto di quelle che non ci piacciono. Legittimo opporsi e anche strepitare ma senza accettazione di democrazia non si può parlare e certo non è l’ONU il luogo dove esibire il proprio bullismo ipernazionalista.
Nessuno ti impedirà di andartene, caro Gilad, casomai dovresti chiederti come ancora non ti abbiano buttato fuori.