INTELLIGENZA ARTIFICIALE ED EDITORIA, CONSIDERAZIONI

DI LEONARDO CECCHI

LEONARDO CECCHI

 

Io voglio proporvi una riflessione seria poco “social” ma a cui tengo davvero molto.

Parto da qui: Giuliano Amato è stato appena nominato a capo del Comitato nazionale sull’intelligenza artificiale ed editoria.
.
Potrebbe essere un'immagine raffigurante 1 persona
.
Un tema che – vi garantisco e sono pronto a scommetterci tutto quello che ho – da qui a dieci anni cambierà radicalmente la nostra società in modi che oggi non possiamo neppure immaginare, creando uno spartiacque tra chi ha saputo interpretare bene questo cambiamento e chi no e ne verrà fagocitato, dato che l’IA porta enormi opportunità ma anche rischi (primo fra tutti la letterale cancellazione di numerosi posti di lavoro).
Ora, il resto del pianeta sta analizzando e affrontando questo tema con gente che sa di cosa parla, che ha competenze specifiche ed energie per affrontare “robustamente” una questione delicata.
Noi abbiamo affidato l’incarico a un uomo di indubbia intelligenza e su cui politicamente non esprimo un giudizio perché non c’entra niente, ma che ha 86 anni e nessuna esperienza o competenza in merito. Nessuna, neppure alla lontana. Perché io che ho 32 anni e sono solo un appassionato del tema e che dedico parte del mio tempo libero a studiarlo, non sarei minimamente in grado di competere con un ingegnere che fa questo di lavoro. Figurarsi Amato.
Ecco allora, uno dei motivi per cui questo benedetto Paese sta veramente andando verso il crepuscolo è questo: una politica che gioca a risiko. Che mette nomi a casaccio, che prende gente che dovrebbe essere in pensione (ha quasi 86 anni!) e la mette in ruoli chiave magari per fare uno screzio a questo o quello (e infatti qui la mossa è stata di Forza Italia per infastidire Fratelli d’Italia).
La politica, che è una cosa bellissima, quando diventa autoreferenziale e inizia a fagocitare tutto, perdendo lucidità, diventa un problema.
Qui ci giochiamo il futuro.
Qui decine di migliaia di lavoratori dell’editoria si giocano il futuro.
E lo stiamo facendo perché un partito di maggioranza ha dovuto fare uno screzio a un altro partito di maggioranza.