STIPENDI, PENSIONI, TAGLIO DEL CUNEO FISCALE E IRPEF: TUTTE LE MISURE DELLA MANOVRA

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Di Stefano Rizzuti dal giornale La Notizia –

Cosa contiene la manovra targata Meloni: tutte le misure su pensioni, stipendi, famiglie, Irpef, sanità e rinnovo dei contratti.

Stipendi, pensioni, taglio del cuneo fiscale e Irpef: tutte le misure della manovra

Poche risorse e poche sorprese. La manovra che approda oggi in Consiglio dei ministri sembra non riservare grandi novità rispetto alle previsioni della vigilia. Sarà una legge di Bilancio formato mini, con pochi soldi a disposizione e qualche conferma rispetto al passato.

Il Consiglio dei ministri si riunisce in questi minuti (convocazione alle 9.30), mentre alle 10.30 è attesa una conferenza stampa della presidente del ConsiglioGiorgia Meloni. Approvazione lampo, quindi, a Palazzo Chigi, che sembra rivelare che il testo è già chiuso.

La prima vera manovra del governo Meloni non avrà grandi riforme: tutto rinviato ai prossimi anni, comprese le tante promesse elettorali (riforma delle pensioni e flat tax, solo per fare qualche esempio). Ci sarà soltanto un avvio della riforma dell’Irpef, insieme alla conferma del taglio del cuneo fiscale per i redditi medio-bassi.

In conferenza stampa Meloni ribadirà che è necessaria la massima responsabilità in un momento così complicato, senza azzardi di alcun tipo. Il governo invierà a Bruxelles il Draft Budgetary plan, ovvero l’ossatura della legge di Bilancio che dovrebbe essere da 22-23 miliardi, salvo sorprese.

L’ITER DELLA MANOVRA: QUANDO ARRIVERÀ IL TESTO DEFINITIVO

L’approvazione in CdM, in realtà, non dovrebbe portare alla stesura di un testo definitivo della manovra. Si attende qualche limatura nei prossimi giorni, prima dell’invio del provvedimento alle Camere. Si parte dal Senato, ma non se ne parla prima di una decina di giorni: ci si attende il testo a Palazzo Madama non prima del 26, se non addirittura dopo il ponte del primo novembre.

COSA CAMBIA PER GLI STIPENDI: DAL CUNEO FISCALE ALL’IRPEF

La misura principale della legge di Bilancio sarà la conferma del taglio del cuneo fiscale: probabile una proroga dello sgravio del 7% fino a 25mila euro di reddito e del 6% fino a 35mila euro.

Arriva anche l’accorpamento delle prime due aliquote Irpefsi pagherà il 23% fino a 28mila euro di reddito. Sul fronte stipendi, possibile una proroga della detassazione dei premi di produttività in busta paga e dei fringe benefit fino a 3mila euro per chi ha figli.

GLI INTERVENTI IN MANOVRA PER GLI STATALI: DAI RINNOVI DEI CONTRATTI ALLA SANITÀ

La manovra metterà 5 miliardi per il rinnovo dei contratti della Pa, partendo da quelli di sanità e sicurezza. Non sarà un adeguamento all’inflazione, ma un intervento solo parziale. Per il Servizio sanitario nazionale sono attesi 3 miliardi aggiuntivi per ridurre le liste d’attese chiedendo uno sforzo alle strutture private accreditate e intervenendo sulle buste paga del personale sanitario.

ALTRO CHE RIFORMA DELLE PENSIONI: SOLO LA PROROGA DELLA QUOTA 103

Poco si farà in tema di pensioni. Sembra praticamente certa la proroga della Quota 103 (tutt’altro che un successo nel 2023) e dell’Ape social. Da valutare un mini-aumento delle pensioni minime. Per quanto riguarda l’Opzione donna, con il possibile passaggio all’Ape donna, si rinvia tutto a un ddl collegato alla legge di Bilancio.

LE MISURE PER LA FAMIGLIA IN LEGGE DI BILANCIO

Come promesso più volte dal governo, ci sarà anche un intervento per le famiglie. In particolare si punta ad agevolare le mamme lavoratrici, con più aiuti per chi ha almeno tre figli. Le risorse potrebbero arrivare dai fondi residui dell’assegno unico.

LE RISORSE PER LA MANOVRA: DALLA SPENDING REVIEW AL TAGLIO DELLE DETRAZIONI

Il nodo cruciale della manovra riguarda le coperture. Il governo punta a reperire due miliardi dalla spending review: si è chiesto ai singoli ministeri di intervenire e per chi non l’ha fatto in maniera sufficiente ci sarà l’intervento del Mef, con un taglio lineare.

Altre risorse dovrebbero arrivare dalla global minimum tax e dalla revisione delle tasse sui giochi online. Probabile anche l’anticipo della gara del Lotto. Parte dei fondi dovrebbe arrivare anche da un mancato stanziamento, quello per la rivalutazione completa delle pensioni che quasi certamente non ci sarà.

Stando alle bozze, poi, ci sarà anche il taglio delle detrazioni di 260 euro per i redditi superiori ai 50mila euro. Si tratterà della riduzione degli sconti del 19% sulle erogazioni liberali a favore di Onlus, partiti e terzo settore, oltre che delle detrazioni sui premi per l’assicurazione sulle calamità.

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dalla redazione del giornale
Direttore Gaetano Pedullà
16 Ottobre 2023