BALFOUR, CHI ERA COSTUI?

DI MARIO PIAZZA

Mario Piazza

 

BALFOUR, CHI ERA COSTUI?
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Anche chi non ha una particolare inclinazione per la Storia e chi si illude che il massacro che si sta consumando nella striscia di Gaza non lo riguardi forse si starà domandando quando come dove e per mano di chi questo orrore abbia avuto inizio.
La data, il luogo e l’autore sono assolutamente certi.
E’ il 2 Novembre del 1917, nel pieno della Prima Guerra Mondiale, quando il ministro degli esteri inglese Arthur Balfour scrive una breve lettera di 67 parole a Lionel Walter Rothschild, la figura più importante della comunità ebraica inglese, promettendo uno stato di Israele nel bel mezzo della Palestina.
Dunque, un politico europeo promette a un popolo che ancora non esiste una nazione ebraica in un territorio abitato al 90% da mussulmani. Perché lo fa, visto che la barbarie nazista comincerà soltanto parecchi anni dopo? La terra promessa, il popolo eletto e il patto con dio non c’entrano un accidente.
Con quella mossa Balfour lancia la sua Opa sull’Impero Ottomano in procinto di disgregarsi per la sconfitta bellica, la vince e ottiene quella forma addolcita di colonialismo che chiamiamo protettorato.
Tutto parte da lì, è quello l’inizio di un lungo e tragico viaggio nella direzione sbagliata.
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