CROCIERA

DI MARIO PIAZZA

Mario Piazza

 

Tra le cose che mi fanno pensare che il mondo sia impazzito un posto in prima fila è riservato alle navi da crociera e a chi paga discrete cifrette per salirci sopra.
Già chiamare navi queste figlie orrendamente deformi dei vecchi transatlantici è un insulto alla marineria, si tratta di eco-mostri galleggianti che racchiudono in un sinistro alveare d’acciaio migliaia di persone per settimane… E per fare cosa?
Certamente non per viaggiare, perché scendere a terra qualche ora in località meravigliose a dare una fuggevole occhiata mentre si è assediati dai venditori ambulanti lungo brevi itinerari prestabiliti è l’esatto contrario del viaggio, la crociera sta al viaggio come un video porno sta a una notte d’amore.
Forse per la vita di bordo, ma soltanto la pazzia può spingere una persona a passare molte nottate in una specie di cella e ad uscirne la mattina e mettersi in fila per fare cose che si farebbero molto meglio in qualsiasi altro posto.
Pasti, shopping, buffet, attività fisiche, discoteche, casinò, spettacolini e giochi di società… Tutta roba che mi piacerebbe trovare in una casa di riposo il giorno che non sarò più in grado di badare a me stesso.
Ognuno ha i suoi gusti e nessuno li può giudicare, nessuno tranne qualche miliardo di persone che respirano i miasmi velenosi di questa microscopica frazione di umanità.