PRESIDENTE MELONI, LE FAMIGLIE NON MANGIANO “UNA TANTUM”

DI REDAZIONE

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 Egregio Presidente,

Le scrivo questa mia N.Q. di rappresentante di un’associazione di promozione sociale che si occupa ogni giorno come ente del terzo settore e che cerco nelle modalità e nei modi in cui mi è consentito, di aiutare e sostenere famiglie, single, padri e madri in gravi difficoltà economica.

Presidente, sarò breve ma spero che troverà qualche minuto per leggere questa mia, perché vede la situazione è molto più seria di quello che si racconta o che Voi, in questi giorni, raccontate.

Le sembrerà forse strano, ma i Cittadini, Presidente, non mangiano una volta sola (una tantum);

Mi riferisco alla manovra fatta dal Suo Governo presentata come “misura contro la povertà”, per raccontarLe invece “questa storia” da un punto di vista diverso…

Vede Presidente, dal mese di Agosto migliaia di persone non avranno più il reddito di cittadinanza, parliamo di occupabili per carità, mica dei furbetti.

Moltissimi di queste stesse persone, sono uomini e donne single, madri con figli superiori a 18 anni, uomini e donne di 59 anni che come ben Lei saprà non possono accedere a nessuna misura pensionistica o sussidio statale.

Pensi, non potranno richiedere nemmeno la Carta Spesa “pensata attentamente per loro” perché come da decreto non rispettano alcuni parametri da Voi ben studiati.

Per esempio un minimo di 3 persone di cui 1 almeno di 14 anni, perché se ne avesse 18 eh beh la situazione cambierebbe! La ragione su questo ovviamente a molti di noi è sconosciuta!

E quindi, proprio perché non voglio farLe perdere tempo, Le chiedo Presidente, cosa mangeranno queste persone?

Cosa metteranno sulla tavola ai propri figli ogni giorno? Le promesse?

Ma non si mangia e non si vive con le promesse!

E coloro invece che potranno usufruire di questi 380 euro diviso 3?

Cosa mangeranno con 1 euro al giorno?

Presidente, ma Lei è sicura che questa misura andrà ad affrontare in modo serio la questione povertà?

Io sono molto scettico a riguardo, secondo me infatti non si farà altro che causare un aumento di persone e famiglie in stato di necessità e che li porterà a fare le file già chilometriche alla caritas!

Ecco, Le ho voluto raccontare a parole mie una storia ben diversa, che si vive fuori dai Palazzi da Lei frequentati dove la povertà si vive e non si immagina perché a parlare con la pancia piena, Presidente, si fa presto ma quando apri il frigo davanti ai tuoi figli e lo trovi vuoto o quando ti siedi a tavola e l’unica cosa che ci trovi è un bicchiere d’acqua dal rubinetto, Le assicuro Presidente che la “storia” cambia e purtroppo è peggio di quello che Voi ci raccontate.

Ferdinando Tripodi