GRAVISSIMO ATTACCO A CONTE DA FRATELLI DI “ZIZZANIA”

DI GIOACCHINO MUSUMECI

Gioacchino Musumeci

 

A poche ore di distanza dalle dichiarazioni pentastellate sulla sfiducia alla Santanché, Fratelli d’Italia propone una legge per l’istituzione dell’ennesima commissione d’inchiesta sulla gestione della pandemia Covid.

Si tratta di un colpo bassissimo sferrato contro chi si è mosso per defenestrare una ministra inadeguata ancor prima che arrogante.
Dopo l’archiviazione del fascicolo di indagine su Giuseppe Conte perché il fatto ipotizzato dalla procura di Bergamo non sussiste, i Fratellini di “zizzania” non si erano espressi. Ma oggi non possono tollerare che la ministra sia estromessa dai palazzi proprio per mano di Conte, il nemico di tutti che incassa punti.
D’altra parte presso la tendopoli dei destrorsi l’idea dominante è che non vi sia ragione per la mozione di sfiducia, dopotutto la ministra si è “solo” distinta per scorrettezze disgustose nei rapporti con dipendenti e fornitori, e nonostante le memorie difensive depositate dai legali di Visibilia testimonino che una dipendente lavorava addirittura in regime di cassa integrazione a zero ore, nulla di quanto e emerso è vero e la Santanché è vittima dell’astio collettivo. Un delirio psichiatrico, quello della ministra, in cui la verità diffama e la menzogna redime.
E proprio per questo i virtuosi vanno eliminati.
Il negazionismo/ vittimismo/ complottismo che contraddistingue la lamentosa dx istituzionale tocca vette epiche quando colei che non temeva di farsi odiare si lamenta dell’odio che ha provocato ella stessa. Temo però che all’incompresa Calimera non basterà un ciclo in lavatrice per sbiancarsi, o una commissione d’inchiesta ai danni di Conte, vedremo.
Nonostante le criticità nel governo in panne, a cui auguro dolori e implosioni multiple, la Dx parlamentare per voce di Donzelli, altro encomiabile elemento, se la prende col presidente Conte reo di attribuire alle storture comportamentali dell’inetta ministra rilievi politici sufficienti a pretenderne le dimissioni. Niente di meglio dunque che una commissione d’inchiesta sul Covid.
E mentre le presunzioni di estraneità ai fatti di cui è accusata la ministra del disonore siano tutte da dimostrare e la commovente Santanché inchiodata alla proprie condotte fallimentari sembri una contorsionista in bancarotta e falsi in bilancio, l’estraneità dell’ex premier Conte a ipotesi di reato e condanne millantate “ad cacchium” è comprovata da sentenza della magistratura di Brescia e l’archiviazione successiva.
Perciò c’è da domandarsi a che scopo, oltre quello del tribunale politico, abbia la commissione d’inchiesta sulla gestione della pandemia proprio ora che la testa della Santanché rischia di rotolare in un cesto. Da codice mafioso il Boss colpito ordina che si aprano le paratie: sgorghino le più miserevoli falsità sugli avversari e si occulti la verità.
Terremo conto anche di questo.
A ciò si aggiunge il profilo vomitevole della stampa governativa. I giornali di regime, oltre le solite cacchine su Conte, coinvolgono la Schlein che voterà a favore della mozione di sfiducia proposta dai pentastellati. Libero e Il Giornale, in riserva di argomenti, non trovano di meglio che annotare i malumori degli sparuti renziani in casa Dem. Ma d’altra parte ci siamo abituati, se Giuseppe Conte dà il giusto LA e la Schlein approva, si tratta naturalmente di errore politico doppio. I leaders della Sx sono accomunati dal bollo dell’errore perpetuo: qualsiasi cosa facciano o dicano è sbagliata. Alla Schlein, come a Conte ai tempi di Gigy, tocca pure il fuoco amico ma se così non fosse non sarebbe Pd.
Per coloro che leggono come gli pare, aver accomunato Conte alla Schlein per l’ostracismo a cui sono sottoposti dalla Dx, non significa identità politica ma chiedo scusa per il mio ardire, vi prego solo di non polemizzare perché troverete pane molto duro per i vostri denti.
A parte questo mi preoccupano i tentativi di rappresaglia contro Il presidente del Movimento. Purtroppo per i detrattori di Conte e Schlein governa rovinosamente la Meloni, presidente,  che oggi millanta complotti della magistratura contro FDI, e il soggetto sbagliato oltre ogni limite è la ministra Santanché, il resto è tipicamente “tecnica” Berlusconiana peggiorata dal fascismo dei Meloniani.