DOCTOROW: “MA LA CONTROFFENSIVA UCRAINA E’ STATA PREPARATA DAL DIPARTIMENTO DELLE PUBBLICHE RELAZIONI?”

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Gilbert Doctorow: “Ognuna delle ultime battute d’arresto militari, se non veri e propri fiaschi delle operazioni militari, viene coperta da sensazionali spettacoli collaterali destinati a distogliere l’attenzione pubblica da ciò che sta accadendo sul campo di battaglia.”

Doctorow: L’esercito ucraino non è gestito dai generali ma dal dipartimento delle pubbliche relazioni

Gilbert Doctorow, esperto in Relazioni internazionali e affari russi, che in quest’ultimo anno di cronache belliche si è spesso scagliato contro la narrazione atlantica del conflitto in Ucraina, in un suo articolo recente ha lanciato giudizi severissimi su come l’esercito di Kiev stia conducendo la propria controffensiva, mandando al massacro i propri uomini.

“L’esercito ucraino non è gestito dai generali ma dal dipartimento delle pubbliche relazioni”, scrive l’esperto. “Cosa puoi aspettarti da un governo guidato da un attore comico di nome Zelensky? La risposta a questa domanda la vediamo giorno per giorno nel modo in cui le forze armate ucraine stanno conducendo la tanto attesa controffensiva di primavera: è gestita in scena dal team delle pubbliche relazioni con scarso rispetto per il loro esercito di carne da macello.”

“Perché dico questo? – continua Doctorow – “Perché ognuna delle ultime battute d’arresto militari, se non veri e propri fiaschi delle operazioni militari, viene coperta da sensazionali spettacoli collaterali destinati a distogliere l’attenzione pubblica in patria e soprattutto all’estero da ciò che sta accadendo sul campo di battaglia.”

“Nelle ultime due settimane, Zelenskyj ha subito enormi pressioni da parte di Washington per lanciare finalmente la tanto annunciata controffensiva. Nonostante le sue lamentele sul fatto che fino ad oggi fosse arrivato un nuovo hardware militare insufficiente e le sue richieste ai paesi della NATO di intensificare le consegne di carri armati e caccia F16, il Pentagono insisteva sul fatto che gli ucraini erano ora ben equipaggiati e avrebbero dovuto dimostrare sul campo di battaglia che questo investimento da parte di gli americani e gli europei erano giustificati, per dimostrare che possono davvero respingere i russi e liberare tutto il territorio occupato.”

L’articolo prosegue commentando le prime fasi dell’offensiva ucraina per poi soffermarsi sui bombardamenti nella regione di Belgorod e poi sull’episodio della distruzione di una parte della centrale idroelettrica di Kakhovka, nella regione meridionale di Kherson, su una sponda del fiume Dnepr.

Ma per l’esperto, la conclusione è sempre la stessa: “Sarebbe più appropriato vedere negli attacchi di confine a Belgorod non uno scopo tattico militare ma una dimensione di pubbliche relazioni, per catturare le onde radio e distogliere l’attenzione dalla massiccia offensiva ancora ritardata, fornendo alcuni sviluppi altamente fotogenici per le troupe televisive.”

E in conclusione: “Quali sono le conseguenze pratiche di una campagna militare condotta dal dipartimento delle pubbliche relazioni? La risposta è la scioccante perdita di uomini d’armi ucraini. Ieri Robert F. Kennedy, Jr. che sta conducendo una campagna contro Joe Biden per la nomina presidenziale del Partito Democratico alle elezioni americane del 2024, ha annunciato pubblicamente che finora circa 350.000 combattenti ucraini sono morti nell’area dell’operazione militare speciale della Russia. A giudicare dal massacro di ieri durante il primo grande attacco degli ucraini nell’oblast meridionale di Donetsk, il bilancio delle vittime accelererà nei prossimi giorni. Ci sono persone di coscienza che ascoltano in Europa o negli Stati Uniti?

 

Articolo della redazione di 

16 Giugno 2023