“IL SALARIO MINIMO NEMICO DEL LAVORO”

DI SALVATORE GRANATA

 

“Il salario minimo è il nemico del lavoro, perché è mortificante. Chi guadagna oggi 11 o 12 euro verrà pagato 9 euro”.

Parole del deputato di Forza Italia, Giorgio Mulè.
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Allora.
1. Si chiama “salario minimo” perché fissa una soglia minima salariale sotto la quale, se venisse introdotta la relativa legge, non si potrebbe andare. Ovvero 9 euro l’ora sarebbe il MINIMO sindacale, ma ciò non esclude non poter pagare 11-12 euro l’ora altre categorie di lavoratori.
2. Il salario minimo esiste già in 3/4 d’Europa.
3. Sono pochissimi, a parte i dipendenti di grosse multinazionali o S.p.a., che oggi in Italia guadagnano 11-12 euro l’ora. La verità è che quando ci si trova davanti ad argomenti scomodi, personaggi del genere come il signore nella foto, non sapendo cosa rispondere, lanciano cavolate come riso ai matrimoni.
4. Se tutti i lavoratori guadagnassero 11-12 euro l’ora, non ci sarebbe alcuna ragione per fare approvare la misura in questione: salario minimo non vuol dire massimo o “unico”.
Piuttosto tale provvedimento dignitoso farebbe finire certe schifezze di stipendi a 4 o 5 € l’ora.
5. Queste sono le classiche frasi renzo-berlusconiane per farsi applaudire da Confindustria e imprenditori.
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Stai tranquillo Mulè, i tuoi 25, 30 o 40 € l’ora…nessuno te li toglie.
Dovrebbe farlo il popolo italiano, ma quest’ultimo non esiste da anni.
Ed è questa la cosa più “mortificante”.