LE GITE FUORI PORTA DEL GOVERNO ITALIANO

DI CLAUDIO KHALED SER

 

“Da ognuno secondo le proprie capacità, a ognuno secondo i propri bisogni “.

In queste poche parole di Marx, é racchiuso tutto il senso dell’equità sociale.
Lo ha ribadito ieri Kais Sayed, il Presidente tunisino, in occasione di un incontro con gli economisti del Paese, tenutosi a Tunisi.
Tassare il plus valore dei ricchi per distribuire la ricchezza tra i poveri.
Ricetta antica ma ineludibile.
Ancora una volta ha respinto, come irricevibili, le imposizioni del FMI, di segno diametralmente opposto.
Ha ribadito che, prima di tutto, vengono i bisogni dei Cittadini, quelli delle fasce più deboli, quelle esposte maggiormente alla grave crisi economica che attanaglia il Paese.
E’ chiaro che la situazione tunisina preoccupi l’Italia.
Sia chiaro altresì che al Bel Paese non importa nulla di come sta il Popolo, interessa solo che non fugga sulle barche, destinazione Italia.
Per questo il pressing politico é sempre più deciso, per questo la Meloni intende ritornare a breve in Tunisia dopo le “gite” di Tajani e Piantedosi.
Per ribadire che i Migranti devono smetterla d’essere tali.
I soldi del FMI servono anche per questo, per controllare meglio le coste ed impedire le fughe.
Pensieri al momento completamente diversi.
Alla Tunisia serve un rigoroso piano economico per far ripartire il Paese, l’emigrazione più o meno clandestina, é un capitolo secondario.
Le preoccupazioni italo-europee per la Tunisia sono marginali.
Come ci si può preoccupare di qualche migliaio di Persone quando milioni soffrono la miseria ?
Capisco che Vi darà fastidio tale pensiero, ma questo é quello che si chiama “priorità”.
E i 35 mila fuggiti da Tunisi, con oltre la metà provenienti dai Paesi sub-Sahara, NON sono una cifra folle tale da mettere in ginocchio (come fa credere la Meloni) un Paese di 70 MILIONI di Cittadini ed un continente intero come l’Europa.
Se venite qui a parlare di motovedette e respingimenti, risparmiate i soldi del viaggio
Abbiamo problemi più urgenti da affrontare.
Non fateci perdere tempo con le vostre banalità.