FRANCIA O SPAGNA…

DI GIANCARLO SELMI

Giancarlo Selmi

 

Nella eterna disputa con i piddini, sulla reale collocazione del loro partito, la querelle esplosa in questi giorni dopo le dichiarazioni di Letta e Bonaccini, riguardanti le presunte capacità della Meloni, pone una pietra tombale sulla discussione ed offre un solo risultato: il PD può essere considerato di destra, di centro, di sopra, di sotto, reclinato, dritto, storto, in piedi, sdraiato, insomma tutto meno che di sinistra.
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Potrebbe essere un'immagine raffigurante 2 persone e persone in piedi
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Sempre che in Italia tale posizione politica ancora venga considerata e significhi qualcosa.
Per me, che da quel mondo provengo, significa moltissimo. Significa solidarietà, progressismo, aiuto agli ultimi, inclusione, pacifismo, lotta sociale, cultura, lettura, evoluzione, dignità.
Il PD tutto questo lo ha abbandonato, abbracciando politiche di destra economica e neoliberiste che hanno messo in ginocchio il paese ed hanno annientato welfare e qualità di vita degli italiani.
Il PD è responsabile, al 100% della brutale regressione a livello di diritti sociali del Paese.
È responsabile in massima parte (incredibilmente più delle destre) della transumanza di sempre più enormi quote di ricchezza prodotta, dalle tasche di molti a quelle di pochi, rendendo progressivamente più grandi le differenze. Fino ad un punto di non ritorno.
Quando Letta fa i complimenti a Meloni perché, a suo dire, ha rispettato i bilanci, non fa altro che ribadire che il suo partito avrebbe fatto le stesse cose (forse anche peggio), così come ha fatto nella sua storia. Quando Bonaccini ribadisce le capacità della premier, offre un giudizio di merito che ne legittima l’opera.
Il PD di Letta e Bonaccini potrebbe tranquillamente governare con Meloni, tanto piccole sono le differenze. Lo potrebbe fare sulle scelte di politica economica che, aldilà delle dichiarazioni di facciata, sono ampiamente condivise.
Il PD è responsabile di molti delitti contro il popolo italiano, primo fra tutti il Job’s Act e la cancellazione dei diritti dei lavoratori, fino al massacro della sanità pubblica e della scuola. Oltre a distruggere, definitivamente, qualunque concetto di sinistra.
L’unica domanda che avrebbe senso è cosa diavolo ci facciano Bonaccini ed Orlando nello stesso partito e perché vogliano contarsi e non dividersi, come sarebbe più giusto e trasparente. Ma questa è un’altra cosa e, forse, le spiegazioni sono fin troppo semplici.
Per quanto mi riguarda, credo fermamente che la sopravvivenza della sinistra in Italia, ma anche il futuro del Paese, avrebbero prospettive migliori se questo partito sparisse e lasciasse lo spazio politico che occupa abusivamente, ad altri soggetti.
E se Letta e Bonaccini tornassero a casa come Lessie, dove destre e falsi centri li aspettano per abbracciarli ed abbaiare insieme a loro
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Intanto dedico loro il più entusiasta dei “andate a scopare il mare”.
Asfidanken