LETTERA A GIORGIA MELONI : “LA TUA CLASSE DIRIGENTE TRAVOLTA DAL MALAFFARE”

DI FERDINANDO TRIPODI

 

Cara Giorgia,
hai più volte affermato, testualmente, che “Fratelli d’Italia ha sempre fatto della legalità la sua bandiera”.
Molto prima di te, quando non eri ancora nata, analogo concetto espresse Giorgio Almirante con riferimento al M.S.I.

Nel 1993, qualche mese prima di essere ucciso dalla mafia e da settori deviati dello Stato e della politica, Paolo Borsellino disse pubblicamente testuali parole:
“Se un politico viene anche solo sfiorato dal sospetto di avere commesso attività illecite e moralmente censurabili, deve fare un passo indietro in attesa che la sua posizione si chiarisca. A prescindere dai processi e dalle sentenze di condanna. E se non lo fa spontaneamente deve essere il suo partito a farglielo fare”.
Per Borsellino la questione morale viene prima di tutto. Se tale tesi è giusta e condivisibile, ritengo necessario elencare alcuni fatti e porre qualche domanda.

Diversi esponenti di Fratelli d’Italia risultano coinvolti in vicende gravi.
A Palermo un arresto per voto di scambio politico-mafioso.

La sindaca di Terracina arrestata con un’accusa di corruzione, e costretta a dimettersi.
Scarcerata dal riesame ma non perché non abbia commesso il fatto, infatti il procedimento va avanti.

L’eurodeputato Carlo Fidanza accusato di corruzione.
Indagato anche l’eurodeputato Procaccini di Terracina.
Un esponente del tuo partito indagato perché accusato di avere preso tangenti quando era capo ufficio acquisti alla Fiera di Milano.
E questi sono solo alcuni episodi.
Ma la lista, Ti assicuro è molto più lunga.

Mi domando e soprattutto Ti domando:

Non mi risulta che su tali episodi, o su altri simili, tu abbia fatto dichiarazioni, per condannarli e prenderne le distanze.
Lo farai?

Pensi che, ad onta delle tue dichiarazioni sulla “bandiera della legalità”, nelle tue liste per le elezioni del 25 settembre vi saranno candidati che Paolo Borsellino escluderebbe?

Rifletti bene prima di rispondere, perché so che alcuni di questi sono già in campagna elettorale.

Vedi Giorgia, parlare è una cosa, essere coerente con quanto si dice è merce rara, specie in politica.

Allora, se vuoi risultare credibile, prendi le distanze dagli inquisiti e condannati, poi ripulisci le liste dei tuoi candidati. Altrimenti sei come gli altri, per nulla credibile.

Detto ciò, invece di pensare a come fare per abolire il Reddito di Cittadinanza, abolisci prima gli impresentabili, poi parliamo del resto.