TUTTI PAZZI PER DRAGHI

DI MARIO PIAZZA

 

Se c’è una cosa a cui gli Italiani dovrebbero essere abituati sono le crisi di governo, ovvero quelle guerricciole accese prima sulle pagine dei giornali e poi combattute nelle segrete stanze delle segreterie di partito e che terminano nella pomposità del parlamento dove lo sconfitto ha il raro privilegio di esporre egli stesso la propria salma all’adorazione dei fedeli.
Quella di oggi potrebbe essere semplicemente la numero 67 uguale a tutte le altre ma sono pronto a scommettere che non avverrà perché l’opinione pubblica, il convitato di pietra al banchetto dei partiti che ne garantisce la sopravvivenza, è stata convinta che in autunno senza Draghi nell’ordine:
Moriremo tutti di fame
Perderemo il lavoro o la pensione
I cinghiali invaderanno i centri commerciali
Putin parcheggerà i carri armati al Colosseo
Dall’Europa non vedremo più un Euro
La Meloni otterrà un plebiscito
Il covid decimerà le nostre famiglie
Ammettiamo pure che sia tutto vero e che anche le cavallette siano pronte a planare sull’Italia non appena Draghi dovesse dimettersi, che differenza farebbe se tutto ciò avvenisse oggi e non tra quei pochi mesi che ci separano dalla fine naturale della legislatura?
Senza l’ “uomo della provvidenza” le peggiori catastrofi ci aspettano al varco e non ci resta che augurarci un governo che batta ogni record di longevità. A proposito, sapete quel record a chi appartiene? Non vorrei dirvelo ma il detentore della medaglia d’oro è il cavalier Benito Mussolini.