LEGISLATIVE FRANCESI. “NUPES”? ERRATA CORRIGE

DI MARISA CLARA CELESTE CORAZZOL

 

Si sono presentati insieme per vincere le elezioni legislative francesi.
Sono i partiti della cosiddetta “sinistra”, ossia, “La france Insoumise”, il Partito Socialista, il Partito Comunista e il Partito dei “Verdi” (E.E.L.V).
Insieme, a conti fatti, hanno riportato, quindi, 131 seggi all’ “Assemblée Nationale” (il Parlamento).
Stamani, in una conferenza stampa, Jean-Luc Mélenchon, a capo della suddetta coalizione, suggeriva ai suoi alleati di formare un unico gruppo all’ Assemblée Nationale, sapendo che così facendo, sarebbe diventato il primo partito d’opposizione, in numero di seggi totale (131) presente nell’emiciclo e quindi in grado non solo di pesare fattivamente contro alcune riforme annunciate da Macron (vedi la riforma sulle pensioni, per citarne solo una) ma anche per contrapporsi al secondo gruppo – quello di Marine Le Pen, che ha totalizzato la bellezza di 89 seggi, decuplicando, letteralmente, la presenza del suo “Rassemblement National” che nel 2017 aveva a malapena ottenuto 8 seggi.
Ma no, la proposta di Mélenchon, non è stata gradita ai suoi “compagni di viaggio”.
Tutti, dal PS, al PCF, a E.E.L.V. hanno preferito trincerarsi ognuno sotto la propria “bandiera” adducendo che nel loro programma comune non fosse previsto un unico gruppo parlamentare.
Gratitudine, nei confronti di Mélenchon che si è battuto per unire la sinistra francese e portarla, numerosa, al Parlamento, ZERO!
Dimenticano che, se presi individualmente, questi che seguono sono i seggi che i riluttanti alla proposta del loro “unificatore” hanno sortito e che singolarmente, peseranno quanto un due di picche in una partita a briscola.
72 seggi per “la France Insoumise” (LFI)
24 il Partito socialista (PS)
12 per il Partito Comunista francese (PCF)
23 per “Europe Écologie-Les Verts” (EELV).
Un bel autogol, questo rifiuto, che permetterà, quindi, a Marine Le Pen di guidare il suo gruppo e che, visti i numerosi seggi acquisiti al secondo turno delle elezioni svoltesi ieri, diventa così il primo gruppo solido all’ opposizione.
Intanto, Emmanuel Macron, che ha perso la maggioranza assoluta, è al lavoro per cercare sostegno alla sua “destra”, fra i “Repubblicani”, in primis, ma Christian Jacob, il presidente, ha già dichiarato di voler restare saldamente all’opposizione.
Un bel pasticcio per la governabilità francese. Sarebbe da ridere se non fosse una assurda tragicommedia.
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