QUANDO NON C’E’ ALTRO CHE ABBANDONARE IL GOVERNO.

DI GIOACCHINO MUSUMECI

 

Ursula Von Der Leyen sull’embargo al petrolio russo: “Sanzioni distruggeranno capacità di Putin di finanziare il conflitto” .
Dice sul serio? Ma s’è pure scordata la parte più importante: la sanzioni distruggeranno anche la capacità di finanziare l’economia Ue.
Non c’è neanche più gusto a commentare le “facezie” di questa “signora”. La “signora” ha appena rivelato, a sua insaputa naturalmente, che la pace non interessa nessuno dato che l’Europa smetterà di acquistare petrolio russo tra otto mesi.
In altre parole andremo avanti in direzione suicidio comprensivo di inflazione galoppante e ovvi corollari, il primo e l’ulteriore impoverimento dei cittadini ingabbiati in salari da fame.
Dato che non esiste un tetto al prezzo del gas e Draghi, il divino di guano, mente su tutto, compreso addebitare una catastrofe alimentare alla carenza di grano Ucraino contro ogni logica numerica razionale, dato che il prezzo del petrolio è aumentato e aumenterà ancora grazie all’embargo spacciato da una banda di psicopatici per svolta storica, dato che l’energia costerà il doppio di ora e le imprese saranno soffocate da costi altissimi, improvvisamente le forze politiche convergono anticipatamente nella crociata contro il Rdc, unico strumento a separare i cittadini dalla schiavitù.
E così Dx e Sx si uniscono in quell’abbraccio fetido nell’atmosfera “ammorbata” dalle bocche dei leader.
I capitali dirottati per compensare il prezzo dell’energia, lievitati per una guerra evitabile oltreché gestibile, saranno sottratti inevitabilmente ai cittadini sotto forma di stipendi mai adeguati agli aumenti.
Se il n° 1 di Confindustria afferma che il principale competitor degli imprenditori è il Rdc, il target è ottenere forza lavoro a costi equiparabili al sussidio. Per arrivarci esistono due strade: importare manovalanza estera di riserva e costringere i cittadini alla fame. Se qualcuno non si fosse accorto, entrambe le due condizioni sussistono. E’ straordinario quanto la classe dirigente pentastellata vanamente pensi di salvare dalle grinfie degli odiatori superbonus e Rdc. Evidentemente le prove di larghe intese che hanno portato all’elezione di Stefania Craxi non hanno insegnato nulla.
La strada imboccata dall’insediamento di Draghi porta verso una costellazione di lacrime, nell’indifferenza del governo troppi già non ce la fanno e non smetterò mai di ripeterlo, Draghi dovrebbe cadere SUBITO. Una vittoria della Dx porterebbe nella medesima direzione in cui andiamo ora col vantaggio che il punto di rottura inevitabile, a cui tendiamo per ragioni noiose da spiegare, sarebbe più vicino di quanto non lo sia ora.
Ma dato che nessuna forza politica rilevante difende i cittadini se non a chiacchiere, dato che il progetto di demolizione e ricomposizione liberale della sinistra è ultimato, non è possibile capire perché il Movimento resti agganciato all’agglomerato Draghiano.
Se a tutto questo si aggiunge il manicheismo grillino e la testardaggine che tanto mi ricorda gli spingitori della vittoria Ucraina, non c’è altra soluzione che la traumatica rivolta popolare.