DI UMBERTO SINISCALCHI
Bebel ha chiuso il sipario. Aveva 88 anni ed era un po’ che non si faceva vedere.
La morte questo pomeriggio. Lo ha annunciato il suo avvocato.
Brutto secondo i canoni estetici, ma molto affascinante. Due matrimoni, 4 figli e relazioni importanti con Ursula Andress e Laura Antonelli.
Bebel scelse il cinema dopo aver pensato di fare lo sportivo. Il successo è arrivato subito, con film come “A doppia mandata”, di Claude Chabrol, “La Ciociara”, di Vittorio De Sica e “Fino all’ultimo respiro”.
Fu uno degli attori preferiti di Truffaut. La presunta rivalità con Alain Delon era in realtà una grande amicizia.
Insieme i due hanno recitato in “Borsalino”, “Il clan dei marsigliesi” (con un grande Lino Ventura) ed altre pellicole. Belmondo ha tentato anche la via di Hollywood ma non è riuscito a sfondare.
E poi in Francia è sempre stato un mito, al pari di Delon. Ha vinto un “Cesar” nel 1986 con “Una vita non basta”. Nello stesso anno la Legion d’onore.
Nel 2000 uno dei suoi ultimi film, “Amazzonia”, tenero ritratto di un anziano che si ritrova a vivere nella foresta.
Ora Bebel riposa nel paradiso di celluloide. Ci saranno funerali di Stato. Adieu monsieur Jean Paul.