DI VINCENZO G. PALIOTTI
L’Italia batte il Belgio, primo nel ranking mondiale e tra i favoriti alla vittoria finale, soffrendo come era previsto ma offrendo una prova di carattere, di volontà riuscendo a contenere perfino la forza fisica dei belgi superiori su quel campo. La squadra di Mancini ha anche offerto sprazzi di gran gioco dimostrando di non avere niente da invidiare ai più quotati avversari.
Ci si chiede cos’ha di vincente la squadra di Mancini: il gioco corale, la compattezza dei reparti, un grande regista di questa “bellezza”: Jorginho. Ognuno in questa squadra sa cosa fare, Si gioca senza palla per farsi trovare da chi è pressato; gli attaccanti tornano per non dare mai l’opportunità agli avversari di trovare la superiorità numerica. Sulle seconde palle arrivano sempre in anticipo rispetto agli avversari, segno di un’ottima condizione atletica ì. E, quando gli avversari trovano la strada della porta c’è una difesa, e un portiere che sanno come opporsi, stasera ne hanno dato ampia prova.
La proprietà di palleggio è una delle armi migliori di questa Nazionale, e quando riescono a farlo in velocità non c’è Belgio che tenga. Se a tutto questo aggiungiamo le prove di Insigne a sinistra e Chiesa a destra dove i due hanno creato tanto mettendo la difesa belga in grande difficoltà allora si capisce il risultato di stasera. Da non dimenticare l’apporto di Barella che non solo supporta il centrocampo ma va anche a segnare segnalandosi alla fine di ogni gara tra i migliori. Tra i migliori nche il ritrovato Verratti. La squadra è forte anche moralmente, subire un rigore alla fine del tempo, un rigore discutibile, è un’iniezione di morale per l’avversario. Ma i nostri non si sono persi d’animo e sono rientrati in campo come nulla fosse accaduto.
Spiace molto per Spinazzola, fino ad ora uno dei più in forma di tutti i 26, il suo contributo è stato sempre decisivo in ogni gara fino ad ora. A lui gli auguri di una pronta guarigione e di tornare più forte di prima, per la sua squadra, la Roma, e per la Nazionale. Dopo stasera affrontando la Spagna non bisogna pensare che il più è fatto, il bello arriva proprio adesso.