SPAZZATURA DI OGNI GENERE, DOVUNQUE CI SI VOLTI

 

DI VINCENZO G. PALIOTTI

C’è tanta di quella “spazzatura” in giro che c’è solo l’imbarazzo della scelta per scrivere qualche cosa. Tutto questo ha un unico e comune denominatore che prevale: il disgusto! Si, il disgusto perché dovunque ti giri ne trovi a iosa: politica, attualità, esteri, sport non c’è un settore dove non si provi disgusto.

E allora poiché ci sarebbe tanto da dire diventa utile classificarlo il disgusto, creando “il disgusto del giorno” quello cioè che è in testa alla classifica odierna. Attualmente è facile scegliere tra le elezioni USA, e l’indagine giornalistica di un programma televisivo, Report, che ha scoperto qualcosa che molti sospettavano, qualcosa che si va ad aggiungere a tutte quelle mancanze della Regione Lombardia riferite al Covid: mascherine, chiedere alla Pivetti; Camici, Fontana e famiglia; vaccini costati il triplo rispetto al prezzo offerto alla prima gara per l’acquisto; RSA ancora una volta utilizzate nonostante i precedenti disastrosi che sono costate tante vittime. Questa volta tocca ai caschi CPAP (caschi CPAP, sistemi di ventilazione assistita non invasiva, sono strategici per la cura dei pazienti colpiti da Covid-19. Hanno il vantaggio di essere efficaci, relativamente semplici da utilizzare e di alleggerire la pressione sulle terapie intensive, al limite delle loro capacità). Bene, la Regione Lombardia ne aveva acquistati una certa quantità e ne occorrevano altri. Da quanto è risultato dall’indagine giornalistica di Report, chi doveva ordinare i caschi se ne era dimenticato così come pare risulti da una mail. Ma non è tutto, la Regione per scoprire il perché non arrivavano detti caschi si è mossa, mesi dopo l’ordinazione che si spera sia stata fatta evidenziando l’urgenza, interpellando la ditta produttrice. La risposta è stata che mai era arrivato un ordine di acquisto di questo materiale da parte della Regione Lombardia.

Sempre dall’inchiesta di Report, e da quanto ha affermato qualcuno dei medici, ciò ha provocato  il ricorso alla pazzesca, disumana scelta su chi dover curare dal virus per mancanza di mezzi, solo perché un semplice impiegato dimentica, proprio così dimentica, di ordinare i caschi CPAP necessari per curare tutti. Ancora peggio che chi ha dato l’incarico di ordinare detti caschi non si sia poi curato di verificare sia l’ordine che l’iter per la consegna, cosa fatta solo mesi dopo.

Si spera che chi è preposto a ripulire la società da certi “rifiuti” agisca per farci respirare aria più pulita, possibilmente senza attendere certi “aiuti” esterni.

Ma domani quanta ne troveremo ancora di spazzatura? Domani è un altro giorno.