TRAPANI, BUTTA NEONATO DALLA FINESTRA. E SI SCATENA L’ODIO SOCIAL

DI CLAUDIA SABA

Un lungo interrogatorio e poi la ragazza di 17 anni che a Trapani avrebbe lanciato dalla finestra il bambino appena partorito, è stata arrestata.
L’accusa è di omicidio volontario.
“L’ho lanciato io dal balcone”, ha subito confessato.
Ma la tragedia ha molti punti ancora da chiarire.
La polizia sta infatti valutando anche le posizioni della madre della ragazza e della collaboratrice domestica, in casa al momento dei fatti, che hanno sostenuto di non essere a conoscenza della gravidanza.
Il piccolo, ritrovato in un sacchetto con il cordone ombelicale attaccato, aveva il cranio fracassato, forse, a causa dell’impatto con il terreno.
Soltanto l’autopsia potrà chiarire se il neonato fosse già morto prima di essere buttato dalla finestra.
“Avevo paura di dire ai miei genitori che ero incinta perchè temevo la loro reazione. Sono disperata”, avrebbe riferito la ragazza agli inquirenti.
Le cause di questa tragedia si chiariranno con il tempo.

Restano i commenti sconcertanti nei suoi confronti. Condannata senza appello.

“ah però per avere rapporti era grande! Ma che le diano una bella condanna!”
“eh certo. Per fare sesso non protetto sono tutte mature”.

Non è mai giustificabile un fatto così tragico, ma forse si dovrebbe aspettare prima di giudicare e condannare a priori.
Si dovrebbero avere certezze che in questa fase ancora non possono esistere.
Soltanto i giudici, dopo le analisi e le indagini degli inquirenti, potranno restituirci una giusta verità su questa triste vicenda.