LOMBARDIA, LE MISURE ANTI-CONTAGIO DETTATE DA SALVINI

DI LEONARDO CECCHI

Trovo grave e umiliante il fatto che in Lombardia le misure anti-contagio siano subordinate al fatto che “Salvini debba capire”, e che a quanto emerge dalla stampa lui stesso stia frenando tali misure.

Che qualifiche ha infatti Matteo Salvini per valutare la necessità o meno di un coprifuoco? È diventato virologo?

Secondariamente poi: i lombardi hanno votato come governatore Fontana o Salvini? Ed è normale che un governatore prima di decidere sulla salute di 10 milioni di persone (gli abitanti della Lombardia) debba consultarsi con un individuo la cui – scusate – qualifica massima in materia sanitaria è forse saper valutare se rispetto a un mal di testa è più opportuno prendere un’aspirina o un aulin?

È un fatto vergognoso questo. Se Fontana dovesse piegarsi ad una pagliacciata simile dimostrerebbe di essere una marionetta nelle mani di Salvini. E umilierebbe 10 milioni di cittadini.