NATIONS LEAGUE GLI AZZURRI NON VANNO OLTRE IL PARI, 1 A 1 CON L’OLANDA, ORA SONO SECONDI

 

DI VINCENZO G. PALIOTTI

Pari tra Italia e Olanda, 1 a 1, e azzurri ora secondi nel girone, superati dai polacchi che hanno battuto 3 a 0 la Serbia di Dzeko.

Continua a mancare l’ultimo tocco alla squadra di Mancini, le punte sono al di sotto del loro standard, ma ancora di più è il centrocampo che fa fatica a macinare gioco, ad imporre quei ritmi che hanno permesso alla squadra di Mancini di qualificarsi agli Europei a punteggio pieno.

La partita è stata combattuta e per una buona mezz’ora del primo tempo gli azzurri hanno dominato trovando il gol al quarto d’ora con pellegrini che mette dentro un cross di Barella. Poi mancano il raddoppio e a quel punto l’Olanda si desta e comincia a dare molto fastidio alla nostra difesa, non ci sono interventi decisivi di Donnarumma ma la difesa ha sudato parecchio nel contenere i tulipani. Così come con la Polonia è mancato l’apporto abituale di Jorginho, seconda gara dove il giocatore del Chelsea ha faticato parecchio a trovare la posizione e a dirigere come lui sa il centrocampo. Verratti così e così, Barella il migliore in campo.

Passano poco più di dieci minuti e l’Olanda trova il pareggio con Van de Beek che risolve una “mezza” mischia accesasi nell’area italiana, tiro sotto la traversa e nulla da fare per Donnarumma. Raggiunto il pari gli olandesi osano di più e si procurano un paio di buone occasioni per passare in vantaggio ma senza risultato.

La ripresa si apre con un paio di occasioni dell’Olanda senza risultati. Poi è Donnarumma che salva l’Italia con un grande intervento su Depay, la nostra difesa continua a soffrire le frequenti irruzioni in area di questo giocatore. Poi tocca ai nostri sbagliare una occasione da gol con Immobile.

Mancini corre ai ripari inserendo Locatelli al posto di Verratti, limitato anche da un’ammonizione, e Kean che rileva un deludente Chiesa. A questo punto l’Italia spinge al massimo per trovare il vantaggio, questo però mette l’Olanda nelle condizioni di colpire con ripartenze veloci e in un paio di occasioni fa tremare la nostra difesa, due provvidenziali salvataggi di Chiellini tengono ancora vive le speranze di passare.

Poi Mancini richiama in panchina Pellegrini, ottima prova, e manda in campo Florenzi. Il copione della gara è sempre lo stesso, l’Italia che preme e l’Olanda che risponde in velocità, quella velocità che manca ai nostri per cui ogni tentativo di centrocampo ed attacco azzurri fallisce perché si da il tempo agli olandesi di piazzarsi e di pericoli se ne contano pochissimi.

Finisce dopo tre minuti di recupero una gara che poteva, e doveva andare meglio, per la classifica. Come detto alla squadra mancano ritmo e lucidità e le punte soffrono per il contributo non proprio ottimale di chi dovrebbe innescarli, ma anche per la scarsa condizione delle punte stesse.

Ora si spera che nel prossimo turno la condizione fisica sia ottimale e quindi possa permettere all’Italia di riprendersi la prima posizione, l’Italia infatti il 15 Novembre dovrà affrontare la Polonia a Reggio Emilia dove le due compagini si giocheranno il primo posto del girone.

Sono scesi in campo:

ITALIA (4-3-3): Donnarumma; D’Ambrosio, Bonucci, Chiellini, Spinazzola; Verratti (dal 56’ Locatelli), Jorginho, Barella; Chiesa (dal 55’ Kean), Immobile, Lo. Pellegrini (dal 72’ Florenzi).

CT: Roberto Mancini.

OLANDA (4-3-3): Cillessen; Hateboer, De Vrij, Van Dijk, Ake; Van de Beek, De Jong, Blind (dal 77’ Veltman); Wijnaldum, De Jong, Depay (dal 90+2’ Babel).

CT: Frank de Boer

RETI: 15’ Pellegrini (ITA). 35’ Van de Beek (NED)

ABITRO: Anthony Taylor (ENG)