LOCKDOWN ALL’ITALIANA, DA OTTOBRE AL CINEMA

DI CLAUDIA SABA

35.000 morti
Sanità e terapie intensive al tracollo.
Cimiteri così colmi di salme da non sapere più dove sotterrarle.
Così tante da rendere necessario l’intervento di camion militari dell’esercito.
60 giorni di chiusura totale.
Incremento considerevole di femminicidi, depressione e suicidi tra la popolazione.
Da tutto questo nascerà un film.
Trasformando in “macchietta”, la più grande tragedia di tutti i tempi.
Un cinema italiano che continua ad essere la satira di se stesso.
La rappresentazione di un degrado culturale sempre più cinico, che viene però da molto lontano.
Il film è prodotto da “Medusa” di Berlusconi.
Chiamarla
“Piovra”, sarebbe stato molto più esaustivo.
Ma si sa, questo è il paese di Pulcinella.
Popolato di gente che acclama il potente con le tasche piene di soldi.
Che guarda l’apparenza e non la sostanza.
Ma non c’è proprio nulla da ridere.
Dovremmo tutti piangere al pensiero che il film, è stato finanziato dalla Regione Lazio.