COVID, RESTRIZIONI MA NIENTE LOCKDOWN

DI CLAUDIA SABA

Il premier Giuseppe Conte ha illustrato questa mattina alla Camera le misure contenute nel nuovo Dpcm che sarà varato domani.
Didattica a distanza al 100% alle scuole superiori, limiti alla mobilità fra Regioni a rischio, centri commerciali chiusi nei giorni festivi e prefestivi.
E poi chiusura dei musei, sale bingo e scommesse.
I mezzi pubblici potranno essere pieni al 50% e ci saranno limiti alla circolazione delle persone di sera. Rispetto alle anticipazioni circa una limitazione alla circolazione nazionale il presidente del Consiglio non ha specificato l’orario, parlando genericamente di “tarda serata”.

“Chiudiamo musei e mostre, anche nelle regioni dove il pericolo contagio è meno insistito”, ha detto Conte.

Dopo la chiusura di teatri, cinema e sale da concerto della settimana scorsa, con la chiusura di musei pubblici e privati, mostre e ogni evento in Italia, il lockdown della cultura è totale.
Il prossimo dpcm individuerà tre aree, “corrispondenti ad altrettanti scenari di rischio. L’inserimento di una Regione in una delle tre aree avverrà con ordinanza del ministro della Salute e dipenderà dal coefficiente di rischio della Regione, dopo aver valutato la combinazione di diversi parametri. Sempre con ordinanza del ministero della Salute si potrà uscire da un’area a rischio ed entrare in un’altra”. Le misure su cui si è soffermato maggiormente Conte sono quelle relative all’intero territorio nazionale, “dove non si segnalano livelli di rischio elevato”.
In questo caso saranno indispensabili “alcune specifiche misure per rafforzare quel piano di contenimento e la mitigazione del contagio che stiamo già perseguendo con gli ultimi dpcm. Pensiamo di disporre la chiusura nei giorni festivi e prefestivi dei centri commerciali, ad eccezione di farmacie, negozi di generi alimentari ed edicole all’interno” degli stessi centri.

Per quanto riguarda la scuola, quelle secondarie di secondo grado passeranno “integralmente alla didattica a distanza, sperando che sia una misura ben temporanea”.
Per le Regioni considerate a rischio più elevato, invece, si prevede “di introdurre ulteriori disposizioni restrittive graduandole in base al coefficiente di rischio”.