REFERENDUM, UNITA’ “FORZATA” NEL GOVERNO. IL PD VOTA SI

DI CLAUDIO KHALED SER

Nessuna sorpresa.
Il PD si schiera per il SI al referendum.
Inevitabile, fa parte di un accordo di Governo con i 5 Meteoriti.

Addolcisce la pillola Zingaretti, proponendo la Riforma della Legge Elettorale che renda meno amara la decisione presa.

In termini tecnici, si chiama “ingoiare il rospo” nell’attesa che le cose cambino e che mutino i rapporti di forza all’interno della compagine governativa.
Ma oggi la situazione é questa e bisogna far quadrare i conti.

Chiariamo subito che questo Governo non mi piace ma diciamo anche che non ha nessuna alternativa se non quella di consegnare il Paese a buzzurri e lavandaie.

Portare avanti un’azione di Governo insieme ai 5 Sassolini Spaziali, non é facile, é come giocare a carte con uno che non sa distinguere i quadri dai fiori, quindi bisogna serenamente rendersi conto che questo é quello che passa il convento politico.

In attesa di tempi migliori, se mai verranno, noi dobbiamo continuare la nostra pressione affinché cambi la mentalità di coloro che vanno a votare.
Ci aspetta un lavoro faticoso perché (giustamente) la Democrazia appartiene a tutti, alle capre e pure ai topi di fogna.
Ogni animale vota e fino a quando non sarà obbligatorio mostrare al seggio, oltre ai documenti anche un tampone cerebrale che attesti la perfetta funzionalità dei neuroni, il risultato non potrà essere molto diverso.

Quindi, dopo aver riconosciuto al PD d’esser stato il “salvagente” e di averci evitato l’annegamento nel putridume destrorso, gli ricordiamo che é solo una ciambella di momentaneo salvataggio.
Se aspira a diventare “barca” e traghettare il Paese verso una Democrazia autentica, deve lavorare molto, al suo interno prima e all’esterno poi.
Soprattutto evitando di farci pagare un prezzo troppo alto al bibitaro & Co.
Buona giornata.