AUTORI EMERGENTI, PARLIAMONE

DI IANA PANNIZZO

IANA PANNUNZIO

Oggi voglio parlarvi degli autori emergenti. Molti in questi due anni di blog, mi hanno chiesto di essere recensiti ed io ho sempre letto i loro scritti con entusiasmo cercando di cogliere quel talento che tende a farsi spazio nel mondo incerto dell’editoria.
Spulciando tra i vari gruppi fb e su google, mi è capitato di leggere di tutto su questi autori.  Ho scoperto (che poi purtroppo non è una gran scoperta) una diffidenza non indifferente sugli emergenti, note negative prima ancora di leggere un romanzo, un saggio, una novella. Che sia di genere storico, romance, giallo poco importa.
L’autore emergente non convince e non interessa.  Io però, che ne ho recensiti parecchi, sento di dover spezzare una lancia in loro favore. Molti hanno in se una freschezza tale che un autore affermato non ha o ha perso, hanno entusiasmo e soprattutto qualcosa da comunicare. Lo scrittore emergente ha bisogno di trasmettere nel marasma di questa società che troppo spesso non ascolta, non viene incontro, non presta attenzione ai segnali di un malessere o semplicemente di un sogno.
 L’autore emergente (che non è comunque per forza una persona di giovane età) è pieno di sogni, di aspettative, di speranze che non sarebbe giusto troncare a priori soltanto perché non famoso. Del resto, neanche gli autori famosi erano tali al loro primo lavoro, non trovate?
Non è affatto vero, a mio avviso, che uno scrittore è tale solamente se possiede una casa editrice come purtroppo ha supposto un autore e posso affermare, che al contrario, alcuni di questi autori editi anche da case editrici di rilevante importanza, non hanno neanche la metà del talento e della freschezza di uno scrittore emergente.
A volte lo stile va migliorato, certi concetti sicuramente rivisitati, ma la carica emotiva che porta in se un emergente, un autore più famoso può solo invidiare. Per questo leggerò e prediligerò sempre gli autori sconosciuti .
 Sono grandi risorse, un bel bagaglio emotivo che difficilmente troviamo in chi, già affermato, non si rinnova e magari si da anche per scontato.
Dal mio punto di vista, che è solo un umile parere in mezzo a milioni di altri pareri, voglio ringraziare questi autori che mettendo nero su bianco storie di personaggi circa illustri, favole romantiche,  fantasy, storie gotiche, vicende storiche o ricostruzioni di cronaca, rendono il mondo un po’ più umano.
Abbiamo bisogni di sogni e chi più di un autore emergente è in grado di regalarceli? Del resto..è come ascoltare le nuove proposte ogni anno festival di Sanremo. Niente di più, niente di meno.
Non è facile dare vita ad un’idea, dietro un romanzo c’è il tempo che non ritorna più, ci sono i dubbi, le crisi, a volte i pianti per un blocco emotivo, ci sono le ricerche, le escursioni, la conoscenza, le notti insonni, ci sono le speranze, la paura, la forza, un sogno, la forza di un ideale, un grido, una risata, una gioia inespressa. Dietro un romanzo c’è molto di più di tante parole scritte. C’è un intero mondo da scoprire in un autore emergente.
Un po’ come gli artisti di strada, sconosciuti ed incantevoli.

Autori emergenti: parliamone. A cura di Iana Pannizzo