DA REDAZIONE
Antonio Cipriani da REMOCONTRO –
L’unica cosa che sappiamo è che non sappiamo. Possiamo leggere analisi e resoconti di guerra, assistere a infinite discussioni nei salottini televisivi, ascoltare le dichiarazioni dei politici. Le false notizie in tempo di guerra rappresentano una regola, si confondono con quelle vere, creano quella giusta opacità densa di ipocrisia che serve a rendere incomprensibile ciò che accade davvero.
Il potere profondo ha assunto questa doppia caratteristica: molto visibile anche nelle sue scelleratezze e nell’arroganza, quanto intangibile. Come se avesse costruito mediaticamente una gigantesca torre nera di controllo, capace di sorvegliare, spaventare e punire. Quindi in grado di mettere a tacere senza neanche parlare, di terrorizzare solo ergendosi nel buio dell’epoca. Celando nel cuore feroce del sistema ciò che avviene davvero, ossia il fine profondo: il potere per il potere.
“Il potere rafforza il suo cuore nero nella devastazione di ogni principio etico. Funziona per se stesso. Per distruggere coscienze e possibili variabili civili, filosoficamente diverse dalla corsa di guerra e di ricchezze spaventose accumulate e sbattute in faccia a povertà assolute.”
“Il mondo è governato dai falsari, dice il titolo. Potremmo aggiungere che è in mano ai criminali, ai genocidi, agli schiavisti. Tutti propugnatori di un gioco di falsità che si nutrono di obbedienze politiche e istituzionali talmente strutturate da aver da tempo cancellato le tracce di democrazia dall’orizzonte del tempo.”
Fa rabbia? Sì. Soprattutto vedere come le bufale di ieri non abbiano aiutato la democrazia a curarsi dalle bufale di oggi. Anzi, armi di guerra sono state ieri e ancor più lo sono oggi, nel mondo governato dai falsari. Però la storia ci insegna anche che i poteri efferati sono destinati a crollare, prima o poi. Per autodistruzione e arroganza, perché l’umanità di tanto in campo riscrive il proprio destino e fa crollare le torri intangibili dell’oscurità.
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