DI GIANCARLO SELMI
L’altra sera a “Cartabianca” Scanzi, dopo averlo letteralmente massacrato, lo ha chiamato fenomeno.
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Giovanni Donzelli
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Ed è proprio così. La versione meno sveglia ma più sexy e nasona di Minnie è un vero fenomeno.
Se non avesse deciso di inguaiare le matite, le menti e le vite di molti italiani, facendo politica, avrebbe fatto cose fenomenali. Che so, tipo il fachiro camminando e dormendo sui chiodi, oppure usando la forma del naso per fare, primo e ultimo, una cosa che nessuno è riuscito mai a fare: tagliare il vento. Molto di più di quanto sia riuscito a fare da politico.
Invece lui ha scelto una missione
dire minchiate che non riesce a spiegare né a difendere e fare di no con la testa nei talk show quando altri dicono cose intelligenti e incontrovertibili. Le uniche cose che fa o, almeno, quelle che si conoscono. Il no con la testa, ovviamente, è dovuto al fatto che lui cose intelligenti e incontrovertibili non riesce proprio a dirle. Mandarlo in televisione a difendere gli eccidi di civili e bambini non è stata una buona idea. “Aspettare le prove e le sentenze” su Toti, o evocare i tre gradi di giudizio, va bene in Italia pure quando vengono beccati con le mani nella marmellata, ma non va bene quando ci sono video di vere e proprie fucilazioni di bambini.
E vabbè, quello doveva dire, quelli erano gli ordini e li ha eseguiti
Senza peraltro offendere la propria intelligenza. Pare che la sua non si offenda.
Pazienza, ci ha abituati a cose anche peggiori. E, purtroppo per noi tutti, è in ottima e abbondante compagnia.
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Giancarlo Selmi