DI MICHELE PIRAS
Papa Leone XIV per Bannon e soci un “voto contro Trump”, e soci
Steve Bannon l’ha definito “un voto contro Trump” e altri, di quell’area razzista e maleodorante che in America chiamano Maga, di Leone XIV hanno detto addirittura che si tratta di “un’altra marionetta marxista in Vaticano”. Sarà forse perché si chiama Leone come Trotskii? Non lo sapremo mai.
Ma è bellissimo sentirli frignare come dei bambini indispettiti
Noi invece alcune parole importanti, per ora, le abbiamo sentite: “pace disarmata e disarmante”. E stupidaggini Maga a parte, in attesa che finiscano gli ultimi gossip pontifici in salsa Novella 2000, è il caso che si torni a volgere lo sguardo al Mondo in fiamme che ci circonda, perché Gaza è sempre lì, coi suoi settantamila morti e con Israele che prepara l’occupazione e la soluzione finale.
Perché l’Ucraina è ancora lì, la tragedia della guerra nel nostro Continente e altre migliaia di vittime innocenti.
Perché in Europa e anche da noi prosegue la discussione sulla follia del riarmo e l’incremento delle spese militari al 2% del Pil.
Perché nei giorni scorsi, mentre in Italia impazzava il totoconclave, una potenza nucleare, l’India, ha attaccato un’altra potenza nucleare, il Pakistan, ma noi seguivamo la bicicletta del cardinal Zuppi.
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Michele Piras
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