DI MICHELE PIRAS
Si vive così a Gaza

Si sopravvive così, circondati dalla devastazione, in mezzo alla polvere e alla folla e ai cadaveri e ai mutilati e alle anime erranti di ventimila bambini.
A raccattare quel poco che passa. Se non ti sparano addosso.
Mentre a Teheran e a Tel Aviv e a Kiev piovono i missili
E aumentano i morti e i feriti di quella terza guerra mondiale a pezzi – come la definì Papa Francesco – che si espande come una macchia d’olio, in un delirio di odio e fanatismo che sta avvelenando il Mondo intero. E c’è poco da fare il tifo, dall’una parte e dall’altra, a seconda di chi colpisce, a seconda di dove colpisce.
Perché ci sta trascinando dentro tutti, lentamente, come un tumore.
E il Mondo che dovremmo costruire per noi e per i nostri figli non è questo.
Non è questo.
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Michele Piras