DI ORSO GRIGIO
Fischio finale
E invece la figuraccia l’abbiamo proprio rimediata
Ma talmente di me*da che al confronto, per rimanere nella metafora, quello contro la Norvegia è stato un successo esaltante.
Niente di nuovo, un disastro ampiamente annunciato, e non fatevi prendere per il culo da chi si arrampicherà sugli specchi per dire che poteva andare peggio: non poteva.
Questa sarebbe una percentuale accettabile se il quesito fosse stato fra panettone e pandoro a Natale, ma su problemi che riguardano i nostri diritti peggio non poteva andare.
In realtà dovrei dire che la figura di me*da l’hanno fatta quelli che a votare non ci sono andati, ma, come nel calcio, credo che si vinca solo al plurale, quando finalmente si acquisisce la consapevolezza di essere una squadra e si diventa quindi capaci di gestire la forza che ne deriva. Nel nostro caso potremmo chiamarla anche Appartenenza, ma temo che il senso del termine sfugga ai più.
Quindi si perde e basta.
E, come per la Nazionale, non è solo colpa dell’allenatore
perché alla fine in campo ci vanno i giocatori e se, oltre agli schemi, non ci mettono l’anima e la passione si vede. Ma i nostri giocatori non sono motivati, nessuno di loro metterebbe a rischio una stagione con la propria squadra entrando troppo duro in un contrasto. E di campioni non se ne vedono più. Scovare talenti è costoso, prevede un progetto, serve una cultura dello sport che non esiste, e poi della classe pura non frega niente a nessuno. Molto più redditizio andare a “comprarli” all’estero già pronti.
Per noi è uguale
I nostri allenatori sono quello che sono, certo, io non ho mai risparmiato critiche a nessuno dei tre e potete scommettere che continuerò a fare lo stesso, ma alla fine in campo ci andiamo noi. Quando ci andiamo.
Ma non c’è cultura civica, non c’è uso del pensiero, non siamo formati come cittadini responsabili. Forse anche gli elettori andrebbero presi all’estero.
La verità, tragica, fuori dai denti, è che questa è la milionesima conferma che siamo solo un branco di ignoranti menefreghisti che non sanno vedere oltre i propri cog*ioni. E anche quando ne avrebbero la capacità non lo fanno, che è molto peggio.
Però, pur nel loro vuoto cosmico, oggi ci saranno milioni di persone felici
Sarà felice il governo. Dopo aver messo la prima pietra per il nuovo fascismo (io lo chiamo così, voi chiamatelo pure “fava”) con il decreto sicurezza adesso rimette il bavaglio ai diritti più elementari dei lavoratori, stavolta in maniera definitiva e tanto per cominciare. E sarà la seconda pietra.
Saranno felici quelli che questo governo lo sostengono, Confindustria su tutti, tanto a loro che gli frega del lavoro, visto che perlopiù sfruttano quello degli altri.
Saranno felici i renziani che già vomitano fiele su Schlein e chiedono di rivedere la deriva a loro dire troppo a sinistra del partito (già).
Saranno felici Rizzo e quelli come lui, in cerca di gettoni e visibilità e magari del consenso di Vannacci, che hanno chiesto di stare a casa per fare dispetto al PD che aveva fatto queste leggi e a Landini che non si era battuto abbastanza.
Ora però dimmi, compagno Rizzo: come ci si sente a usare i diritti dei lavoratori per le proprie ripicche del cacchio?
E ancora: è di sinistra usare i bisogni delle persone per la propria, personalissima, vendetta?
E saranno felici gli astenuti. Evidentemente esenti da problemi. Forse tutti arricchiti coi bit-coin o in procinto di farlo, oppure figli di papà e nipoti di nonni che li manterranno a vita, o ancora influencer di successo o futuri protagonisti di cinema, fosse anche quello porno, o televisione.
Tutti coloro insomma che stanno bene come stanno, gli importa un fico secco e non sentono il bisogno di appartenere a un cacchio che non sia il loro.
Nei miei vaneggiamenti di qualche giorno fa, quando vi invitavo a votare ma sapevamo già tutti che sarebbe stato un disastro epocale, avevo perfino auspicato che fossimo migliori di loro.
Lo siamo stati. In pochi e non è servito, ma lo siamo stati.
Quindi grazie a chi in quel plurale continua a crederci.
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Orso Grigio