La fantaguerra di Kiev

DI PAOLO DI MIZIO

 

LE LETTERE – Rubrica di Paolo Di Mizio dal giornale LA NOTIZIA –

Quello che mi colpisce della guerra in Ucraina è la gigantesca dose di menzogne che Kiev spaccia e che i giornali riprendono in modo acritico. Capisco che in guerra la bugia è legittima, ma qui si esagera…
Fulvio Torelli
via email

_______________________

Gentile lettore,

questa rubrica è stata la prima a dire, e in seguito quasi l’unica a sostenere, che se esistesse l’Oscar per il film di fantaguerra, da tre anni sarebbe assegnato a Zelensky (veda La Notizia del 13 aprile 2022).

L’elenco delle invenzioni è sconfinato e non riguarda solo le inesistenti malattie di Putin, curate bevendo tazze di sangue di cervo. Ci sono cose ancora più allucinanti, spacciate come sacrosanta verità dai giornali occidentali ma tutte vistosamente false. Del resto, si è mai chiesto perché, dopo la denuncia di Kiev di centinaia o migliaia di (presunti) crimini di guerra russi, la Corte penale internazionale abbia incriminato Putin per il solo e risibile reato di “rapimento di bambini”? La risposta è: perché tutti i fatti denunciati da Kiev si sono dimostrati fasulli, insostenibili in tribunale.

Così si è ripiegato su una cosa vaga, poco circostanziata, al solo scopo di creare difficoltà a Mosca. L’Ucraina parlava di 1,5 milioni di bambini “rapiti”. Poi diventarono 300 mila. Poi 20 mila. Infine l’altro giorno a Istanbul la delegazione di Kiev ha fornito l’elenco completo: sono 339 bambini.

I russi replicano: faremo una ricerca, ma non abbiamo rapito nessuno, abbiamo solo messo in salvo dalla zona di guerra alcuni minori dispersi; quelli che sono stati identificati li abbiamo restituiti alle famiglie. Ma la fantaguerra continua e ne vedremo delle altre.

.

Paolo Di Mizio 

Dalla redazione del giornale

7 Giugno 2025

Inviate le vostre lettere a: La Notizia – 00195 Roma, via Costantino Morin 34 redazione@lanotiziagiornale.it